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Juve e Roma: l’audace colpo dei soliti…noti

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Commento al campionato

 

I bianconeri si sbarazzano del Milan mentre la Roma ha vita facile con il Cagliari. Dietro di loro il nulla o quasi con l’Inter che porta a casa un sofferto pareggio in casa del Palermo mentre per Napoli e Lazio è già tempo di crisi e di rimpianti. Risorge la Fiorentina e tiene botta il Verona l’unica a ruota della coppia di testa.

 

Sembra di assistere alla riedizione puntuale e precisa del campionato dello scorso anno con Roma e Juve già in fuga dopo le prime tre tappe e con le altre che arrancano cercando di non farsi lasciare troppo indietro, mentre il Verona continua a stupire rimanendo in scia al terzo posto in splendida solitudine. La Juve non deve faticare più di tanto per portare a casa il risultato in quel di San Siro. Di fronte un Milan che è sembrato avere una coperta un po’ corta, ben disposto da Inzaghi ma incapace di dare concretezza là davanti. Ai bianconeri basta una splendida azione della riedizione del Duo di Piadena Pogba-Tevez, con l’argentino bravo a trasformare in oro il passaggio preciso del francese. Per vincere contro una simile corazzata ci vuole ben altro che un’attenta difesa, bisogna provare ad osare di più e questa è proprio la colpa del buon Filippo, ma si sa: con la coperta corta se te la tiri fin sopra il viso i piedi restano allo scoperto e viceversa. La Roma ha vita facile con il Cagliari orbo di tanto Astori. Destro e Florenzi servono sul piatto d’argento della lupa una vittoria facile facile che ha reso felice la nonna di Florenzi, i genitori, gli zii, i parenti, i cugini e gli affini di quanti frequentano la sponda giallorossa del Tevere.

Nel preambolo di sabato pomeriggio il Cesena si fa raggiungere per due volte consecutive da un Empoli mai domo e ora la squadra romagnola naviga tranquilla nelle acque di metà classifica guardando dall’alto in basso niente meno che squadre del calibro di Lazio e Napoli e…scusate se è poco. Il Parma di un sontuoso Cassano va a strappare la vittoria in casa dei cugini di Giulietta togliendosi di dosso quell’imbarazzante zero in classifica frutto di tanto precedente scialo. L’Inter al Barbera soffre l’inizio arrembante del Palermo e va subito sotto ma alla fine del primo tempo è Kovacic a risolvere l’astrusa situazione. La partita rimarrà ancorata sul pareggio grazie anche al miracolo di Sorrentino che va a togliere dal set il colpo di testa di Osvaldo. Un pareggio che non va male al Palermo ma…fa malissimo alla squadra di Mazzarri che ora si ritrova già a quattro punti dalla vetta.

Il Napoli piomba in piena crisi andando a perdere anche con l’Udinese a cui basta la rete del signor Danilo per ritrovarsi in quarta posizione in compagnia del Milan. Per Benitez potrebbero ormai contarsi i giorni della sua permanenza sulla panchina alle falde del Vesuvio. La Lazio, dopo aver dominato per un tempo e aver giocato al tiro al bersaglio con Perin, subisce l’immancabile dura legge del calcio e, a una manciata di minuti, subisce la rete dell’ennesima sconfitta fuori casa ad opera di Pinilla, favorita dal duplice errore di Konko e Cana ovvero due degli artefici della disastrosa precedente stagione. A Lotito il consiglio di mettere i suoi sul pullman acquistato di recente per andare tutti, ma proprio tutti, a fare un bel pellegrinaggio a Lourdes con tanto di prete esorcista al seguito. Subire l’ennesima sconfitta sul  solito campo stregato di turno e per di più ritrovarsi in dieci per l’espulsione dell’olandese poco volante dopo aver perso per infortunio Biglia, Basta e Gentiletti, rottura del crociato…ne avrà per sei mesi, se non è frutto di una perfetta macumba poco ci manca.

Per quello che concerne invece gli eventi controllabili dall’uomo e non dagli dei, opinabile, ma anche imperdonabile, è stata la scelta di affidare l’attacco del quasi dopo Klose ad un Djordjevic tanto volonteroso quanto poco incisivo: se non hai un bomber da doppia cifra là davanti, l’Europa può presto diventare un sogno irraggiungibile. A meno di non riprendere a pieno servizio il trentaseienne Klose, la Lazio attuale, adesso pure orba di un centrale degno di questo nome, è una squadra praticamente senza attacco: per segnare, temiamo, bisognerà dare lezioni di tiro anche a Berisha e Marchetti.

La Fiorentina, grazie all’unica rete di Kurtic, va a vincere su un campo tradizionalmente ostico come quello bergamasco e risorge come la fenice dalle ceneri di un inizio campionato non proprio esaltante. Il Sassuolo e la Samp nel loro tranquillo campionato decidono di non farsi male e si dividono il classico punticino che è comunque meglio di zero. Infine il Verona, grazie ad un cambio azzeccato, va a vincere all’Olimpico contro un Torino che incomincia a sentire in modo evidente la mancanza di quella che fu la sua coppia delle meraviglie. Quagliarella e Amauri, con tutto il rispetto, non sembrano tenere il confronto con quei due e…si vede.

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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