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Napoli non in Porto. Super Mario Gomez risponde a gran Vidal.

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Nel turno degli ottavi dell’unica coppa rimasta per le ambizioni del calcio nostrano, il Napoli si fa battere dal Porto per 1-0, mentre una Fiorentina assai cinica riesce a stoppare la Juve sul 1-1.
Un Napoli abbottonato e che si è affidato al contropiede come unica arma da usare nella tana del Porto, si ritrova ora sconfitto di misura e con la qualificazione ancora in discussione.
 Non è tanto il risultato in sé a preoccupare, l’uno a zero è assolutamente ribaltabile, quanto lo spessore e la velocità della squadra lusitana che fanno presagire una partita di ritorno drammatica e appesa ad un filo. Se infatti i biancoblu dovessero segnare anche al San Paolo allora per la squadra di Benitez sarebbero dolori o…se preferite: volatili per diabetici. D’altronde la sconfitta di misura avrebbe potuto essere pure più cocente e rotonda se San Reina, nei primi minuti della partita,  non avesse operato un vero e proprio miracolo calcistico su tiro di testa ravvicinato di Martinez, migliore dei suoi. Il Napoli quando affonda a sua volta sa rendersi pericoloso come quando Higuain si vede respingere la sua bordata di destro da Helton, Helton che si ripete beffardamente subito dopo su Albiol.
Si arriva così alla girata vincente di Martinez, sempre lui, sulla quale questa volta nulla può quella saracinesca umana di Reina. La partita conosce negli ultimi minuti drammatici sussulti che richiamano alla memoria imprese da Pimball Wizard di Eltoniana memoria, con la palla impazzita nelle varie aree di rigore che non va in buca soltanto per strani scherzi del destino, un destino più benigno per i colori lusitani che non per quelli all’ombra  del Vesuvio. Ora la partita di ritorno la prossima settimana in quel di Fuorigrotta sarà una partita da…dentro o fuori e occorrerà tutta “la potenza di fuoco” del tifo azzurro per spianare la strada verso i fatidici quarti della “coppetta” salva capra e cavoli del “buggerato” calcio nostrano.

Nell’incontro “fratricida” tra la banda Viola e quella bianconera, in uno Juventus Stadium, come al solito poco accogliente per i colori ospiti, si è combattuto fino alla fine, come da tradizione secolare. I padroni di casa partono come furie e al minuto 3 su assist toracico della mosca atomica, un gran Vidal spara in rete da pochi passi. Sembra l’inizio di una mattanza in piena regola e invece, nonostante altre tre occasioni juventine, di Giovinco e di Vidal che prima si fa parare il tiro di testa a botta sicura e poi manda il pallone sulla traversa, la Viola tiene il campo rintanandosi nella sua area e ripartendo, quando può, con rapidi contropiedi.

Nel secondo tempo la signora in bianconero incomincia a perdere progressivamente forza e lucidità mentre  la Fiorentina incomincia viceversa a trovarle fino all’evento clou della serata quando Mario Gomez, entrato al minuto 22 al posto di un poco concreto Matri, non fulmina l’incolpevole Buffon con una rasoiata, preparata prima con la pianta dello scarpino e poi…messa in atto in modo letale su uscita del portierone zebrato. La Fiorentina a quel punto prova anche a chiudere definitivamente il match ma alla fine la difesa juventina regge tale e tanta “tracotanza” viola e finisce con l’1-1 che, ora come ora, da qualche chance in più alla squadra di un felice Montella. La settimana prossima a Conte, per sperare, ci vorrà la migliore formazione possibile, compresi Llorente, entrato solo al 18° del secondo tempo e un certo Apache mai entrato. Comunque il rischio, per il nostro calcio, di ritrovarsi ai quarti con una sola squadra è tutt’altro che recondito, e sarebbe l’ennesimo “insulto” al nostro movimento sempre più goffamente ai margini dell’Europa: è l’eterno discorso della voce grossa in casa e di quella “chioccia” quando si tratta di agire oltre frontiera, un difetto questo duro a morire e che fra un po’ potrebbe pure  lasciarci letteralmente in mutande. Insomma c’è poco da ridere.

Porto- Napoli 1-0
Juventus-Fiorentina 1-1

Porto: Helton, Danilo, Maicon Mangala, Alex Sandro, Defour (Herrera), Fernando, Carlos Eduardo (Quintero), Varela (Ghilas), Martinez, Quaresma, all. Castro;

Napoli: Reina, Reveillere, Albiol, Britos, Ghoulam, Henrique, Behrami, Callejon (Pandev), Hamsik (Mertens), Insigne, Higuain, (Zapata), all. Benitez;

arbitro: Kralovec

Juventus: Buffon, Caceres, Ogbonna, Chiellini, Isla (Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah, Giovinco (Llorente), Osvaldo (Pogba), all. Conte;

Fiorentina: Neto, Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, savic, Tomovic, Aquilani (Vargas), Pizarro, Mati Fernandez (Ambrosini), Ilicjc, Borja Valero, Matri (M.Gomez), all. Montella;

arbitro: Kuipers

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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