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Italia e Germania si accontentano del pari

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L’amichevole di lusso tra due delle più forti nazionali al mondo finisce con il risultato che forse ci aspettavamo: un bel 1-1 che non fa male a nessuno e che serve come utile sgambata giusto per dare qualche informazione in più ai due tecnici Loew e Prandelli in vista dell’impegno mondiale in Brasile.

La Germania affidandosi al 4-2-3-1 non ha in pratica centravanti di ruolo e utilizza in fase offensiva i suoi trequartisti, compreso Mueller che, tra tutti, è sembrato quello più adatto a recitare il ruolo di cecchino. Per quanto riguarda il fronte azzurro Balotelli è apparso  sicuramente più a suo agio a dialogare con Osvaldo nel più classico dei 4-4-2 che non a fare il centravanti puro nel 4-3-2-1 adottato nella ripresa con l’entrata di Candreva al posto di quest’ultimo. La seconda informazione per il buon Cesare ha invece come complemento oggetto Pirlo, della cui fantasia unita al senso geometrico e all’intelligenza in cabina di regia, questa Nazionale non può proprio fare a meno. Quando a trequarti della ripresa lo juventino è uscito per lasciare spazio al rampante granata Cerci, la luce in mezzo al campo si è improvvisamente spenta e i tedeschi per poco non ne hanno approfittato sfiorando il vantaggio e la vittoria a una manciata di secondi dal termine.

La partita è iniziata con ritmi abbastanza marcati e con un Balotelli, lancia in resta, pronto al primo minuto a prendere palla sulla trequarti e a involarsi verso l’area avversaria sparando un bel siluro che va fuori di un metro buono. Sembra un buon inizio. Due minuti più tardi, al 3°, Pirlo manda alto sulla traversa su una punizione delle sue. Al minuto 7 arriva il vantaggio degli ospiti con una mortifera incornata di Hummels che va a stamparsi sul palo interno alla destra del nostro portiere per schizzare lemme lemme in porta. Buffon nella circostanza non è sembrato poi così esente da colpe come la difesa e in particolare Barzagli. Dieci minuti dopo è la volta di Khedira a spedire un siluro terra terra alla destra di Buffon, sarebbe il goal del raddoppio se il nostro portierone non fosse salvato dal solito palo destro, evidentemente desideroso di farsi perdonare per il goal di prima. Tra un batti e ribatti senza particolari squilli, al 28° grande azione travolgente sulla destra di uno scatenato Abate che su preciso passaggio in area di Bonucci tira un pallone chirurgico che va a sua volta a toccare il palo interno alla sinistra di Neuer e a insaccarsi per quello che sarà il definitivo pareggio. Quattro minuti più tardi, su erroraccio di Bonucci che lo serve a pennello, Schuerrle praticamente solo davanti a Buffon manda incredibilmente il pallone a stamparsi sulla traversa per poi uscire graziando per la seconda volta il nostro portierone. L’Italia comunque continua a imperversare sulla destra e sulla sinistra grazie alle folate offensive rispettivamente di Abate e di Criscito, un dato questo comunque confortante e che nel secondo tempo troverà pure l’apporto di un super pimpante Candreva entrato al posto di un Osvaldo un po’ apatico.

Si arriva così alla ripresa quando al 5° Marchisio, involatosi sulla sinistra, spara una gran bordata sul primo palo costringendo Neuer alla parata più impegnativa della serata. Al minuto 11 è la volta di Montolivo, onnipresente in quasi tutte le zone del campo, a far venire un po’ di brividi alla difesa avversaria: a due passi da Neuer su perfetto velo di Candreva non riesce nel suo “tap in” grazie anche ai marcatori tedeschi che fanno muro. Loew manda in campo Reus al posto di Schurrle e Ozil al posto di Goetze. Balotelli al minuto 61 effettua una fantastica progressione delle sue partendo palla al piede per arrivare a lambire l’area avversaria ma sul più bello la manovra apparentemente mortifera finisce a…tarallucci e vino con gli altri trequartisti azzurri non pronti ad approfittare di questo squarcio di luce. Loew a quel punto spedisce in campo uno dei fratelli Bender, Sven, seguito a ruota da Prandelli che fa entrare Ogbonna al posto di un acciaccato Barzagli. All’uscita di Pirlo che lascia spazio a Cerci, come dicevamo, la luce in campo si spegne e la manovra degli azzurri diventa stentata e prevedibile. Il tecnico tedesco lo capisce e prova a mandare in campo l’altro fratellone di Sven, Lars Bender al posto di un ormai stanco Mueller. La Germania si butta all’attacco e l’Italia indietreggia per portare a casa un pareggio comunque da non disprezzare. Alla fine l’ennesimo brivido e che brivido! Hewedes manda il pallone a stamparsi sul palo della porta difesa da Buffon, la palla schizza in mezzo all’area e uno dei fratelli Bender insieme a Reus non riescono in quello che sarebbe stato un rigore a palla in movimento e si incespicano davanti allo stesso  Buffon. Finisce così con un pari e patta che lascia tutti soddisfatti. Dobbiamo registrare una quasi rissa verso la fine del secondo tempo che ha visto coinvolti Thiago Motta e Kross in un duello rusticano a base di ditate che invece di andare a finire negli occhi dell’avversario vanno a finire grazie al cielo solo nel…naso. 

Italia: 4-4-2 : Buffon 5,5, Abate 7, Barzagli 6-, Bonucci 5,5, Criscito 6,5, Marchisio 6,5, Pirlo 7, Thiago Motta 6, Montolivo 7, Balotelli 6,5, Osvaldo5,5; ( Candreva 6,5, Ogbonna n.g., Cerci n.g.)All. Prandelli 6,5

Germania 4-2-3-1 : Neuer 6,5, Hoewedes 7, Boateng 6, Hummels 7, Jansen 6, Lahm 6,5, Khedira 6,5, Mueller 6,5, Kroos 6, Schuerrle 6,5, Goetze 6, (Reus 6, Ozi 6 l, Sven Bender n.g, Lars Bendern.g.), All. Loew6,5

Arbitro: Benquerenca

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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