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Milanisti sotto Messi, mentre per il Napoli è un jour del gloire contro i Marsigliesi

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Il Milan di questi tempi è troppo malato per pensare di fare male ai blaugrana e per giunta nel loro stadio. Il primo tempo Allegri, a cui manca non dimentichiamo uno come El Sharawy, l’unico che sarebbe stato in grado di garantire quelle ripartenze in velocità in grado di impensierire la difesa del Barcellona, ha fatto semplicemente di necessità virtù. La squadra si è schierata compatta dal centrocampo alla difesa sperando di innestare i contropiedi del duo d’attacco iniziale Robinho, Kakà. A dire il vero il primo è sembrato abbastanza spento ed enucleato dalla manovra mentre il secondo ha cercato di dare velocità e di sfondare sulla destra del campo.

Ma è il Barca a passare per primo grazie ad un’ingenuità di Abate che abbraccia un po’ …troppo teneramente quel diavolo di Neymar che gli spunta da tutte le parti. Un rigore  così in Italia lo danno una volta su dieci, all’estero gli arbitri sono di tutt’altro pensiero, ma questo dovremmo saperlo ormai da tempo ma i nostri giocatori continuano a fare finta di niente. Rigore ineccepibile tirato da par suo da Messi con Abbiati che nulla ha potuto. Il raddoppio del Barcellona avviene su una punizione battuta da Xavi sulla sinistra, il pallone arriva in piena area di rigore sulla testa di Busquets in sospetto fuori gioco e incredibilmente ignorato dalla difesa milanista, per lui è un gioco da ragazzi insaccare alle spalle del povero Abbiati. Al minuto 44 è la volta di Adriano che tira una gran bordata da fuori area che Abbiati si invola a deviare per evitare un 3 a 0 che a quel punto sarebbe mortifero.

Ci pensa allo scadere Kakà involato sulla fascia sinistra a ridare speranze al diavolo con un diagonale micidiale che va ad impattare il piede di Pique per il più classico degli auto goal. Si va al riposo con la speranza neanche tanto recondita di poter in qualche modo pareggiare le sorti. Allegri a questo punto decide di gettare nella mischia uno scalpitante Super Mario al posto di uno spento Robinho per cercare di apportare un po’ di peso in attacco. E infatti qualcosa sembra muoversi: al minuto 49 Balo con un’azione delle sue si invola sulla destra e piazza un tiro preciso che viene arpionato da Valdez ben piazzato. Al 59′ tiro maligno di Iniesta deviato da uno splendido Abbiati. Ora il tema della partita sembra cambiato: è il Milan a cercare di fare gioco con il Barca pronto ad approfittare in contropiede. Balotelli al 63′ si ripete prendendo in velocità la difesa del Barca e mettendo un cross al bacio per Kakà ma quest’ultimo, pressato dai difensori spagnoli, spara di poco a lato. Con il passare dei minuti Kakà, a cui sembra ancora mancare l’autonomia dei novanta minuti, non ce la fa più a tornare e si piazza stabilmente nei pressi della linea di mediana mentre Montolivo si sfibra in un estenuante lavoro di sradicatore e recuperatore di palloni.

Sembra che il Milan possa in qualche modo continuare a sperare ma gli ultimi venti minuti, con il Milan ormai stanco, come già detto, viene fuori inevitabilmente l’enorme differenza tecnica tra le due formazioni. Al 72′ Neymar da spettacolo, semina come birilli gli ormai stanchi difensori rossoneri per poi sparare fuori e graziare Abbiati. Al 73′ cambio in casa Milan esce uno stanchissimo Poli ed entra Birsa che però non riesce a dare un sufficiente apporto a centrocampo. A quel punto il ct Martino richiama in panchina Iniesta e manda dentro Fabregas.

Un ultimo sussulto del Milan al minuto 78 con il solito Montolivo, onnipresente in ogni zona del campo, a filtrare un magico pallone per Muntari in piena area di rigore ma Daniel Alves entra deciso a togliere le castagne dal fuoco al suo reparto arretrato apparso in qualche circostanza un po’ lento. Al minuto 82 si verifica il naturale epilogo del match: perfetto dialogo da manuale del calcio tra Messi e Fabregas con quest’ultimo bravo a restituire al matador la palla a tu per tu con Abbiati per un goal da cineteca. Il Milan è al tappeto e se non fosse per Mexes che riesce all’ultimo secondo a sradicare l’ennesimo pallone dai piedi di uno scatenato Messi sarebbe il 4 a 1.

Neymar viene richiamato in panchina e al suo posto per gli ultimi minuti viene mandato Pedrito, sostituzione bissata due minuti più tardi con il cambio Xavi-Song. La partita finisce con un tentativo disperato quanto velleitario del commovente Abate che con le ultime forze riesce a crossare in mezzo per Balotelli che calcia alle stelle. Finisce la partita senza rimpianti perché la differenza tra le due squadre c’è e si vede. Balotelli, risparmiato per tutto il primo tempo, sembra voler spaccare il mondo in quattro ma poi con il passare del tempo si spegne anche lui e non riesce più a incidere. Resta la consolazione che comunque il cammino in Champions, vista anche la vittoria dell’Ajax sul Celtic, non è affatto compromesso.

Nell’altra partita della serata un Napoli supportato da un grandissimo Higuain riesce, non senza fatica, a piegare la resistenza dell’Olimpique Marsiglia. Il risultato finale 3-2 è frutto di tre grandi conclusioni, la prima di Inler con un gran sinistro, la seconda e la terza di un mortifero e implacabile Higuain. Il secondo goal in particolare è frutto di un’azione spettacolare: Pandev fa sponda di testa in area per Higuain che al volo colpisce con chirurgica precisione l’estremo difensore francese. Anche per il Napoli il discorso qualificazione sembra abbastanza semplificato grazie anche alla vittoria di misura dell’Arsenal sul campo del Borussia Dortmund. Ora il Napoli è a 9 punti a pari degli inglesi, mentre il Dortmund è a 6. Al prossimo giro di valzer il Napoli andrà a trovare proprio i tedeschi con due risultati utili su tre: c’è da sperare… .

Le pagelle di Barcellona-Milan:

Barcellona: Valdes 6Alves 6,5Pique 5,5, Mascherano 6Adriano 6, Xavi 7, Busquez 7Iniesta 6,5Neymar 7,5, Messi7 , Sanchez 7 ( Fabregas 7, Pedrito 6,5, Song ng) Martino 7,5

Milan: Abbiati 7, Zapata 6,5, Abate 6, Mexes 6, Emanuelson 6, De Jong 6+, Poli 6,5, Montolivo 7, Muntari 6-, Kaka 7, Robinho 5,5 (Balotelli 6, Birsa 5,5) Allegri 6

Arbitro: Mazic

 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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