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Juve olè!: sfiorata l’impresa contro i blancos di Ancelotti

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E ora la qualificazione non è più una chimera, la Juve si giocherà quasi tutto in casa con il Copenaghen vittorioso di misura contro il Galatasaray.

Notte magica in uno Juventus Stadium addobbato per le grandi occasioni: il colpo d’occhio è di quelli che ti fanno venire i brividi, i 40.000 di Torino non hanno nulla da invidiare per tifo e coreografia agli 80.000 del Santiago Bernabeu. La partita inizia con un ritmo da carica dei seicento, al 4° minuto il primo acuto della partita con una gran botta di Pogba che finisce fuori di non molto. Subito dopo replica il Real con una rasoiata di Cristiano Ronaldo che dalla sinistra attraversa tutta l’area di rigore lambendo il palo alla destra di Buffon.

Al minuto 16 la prima vera occasione della partita con Marchisio, servito da un vellutato passaggio di esterno destro d Pogba, il cui tiro ravvicinato viene murato quasi sulla linea della porta da Casillas con l’aiuto del difensore Pepe in versione barricadera. Al 21° ci prova senza fortuna da destra un Vidal che sembra essere stato morso dalla tarantola. Pochi minuti dopo, al 27°, splendido cross da sinistra di Tevez e perfetta elevazione di testa a pochi passi dalla porta di un freddo Marchisio, se non ci fosse in porta un certo Casillas questo sarebbe stato un goal da favola e invece l’estremo difensore madridista compie un autentico miracolo deviando di piede un pallone che sembrava già insaccato in rete. Al minuto 37 il primo sussulto che cambia la partita: Pogba si invola in area sulla sinistra e il suo marcatore, il giovane Varane, ingenuamente lo tocca leggermente da dietro sulla gamba destra, rigore comunque ineccepibile decretato  dall’attento Webb. Si incarica del tiro Vidal con lo stadio tutto sulle sue spalle: gran legnata sull’angolo alto alla sinistra di Casillas. In tribuna e in tutto lo stadio è gioia grande. Una gioia che però viene smorzata nella ripresa al 51° a causa di un erroraccio incredibile da parte di Caceres che, non si sa bene come e perché, effettua un maldestro passaggio all’indietro che, dopo aver fatto carambolare la palla sugli stinchi di Cristiano Ronaldo, la fa arrivare sui piedi di Benzema che a sua volta ripassa allo stesso compagno che, a tu per tu con un incolpevole Buffon, scarica in rete per il pareggio. Ma non finisce qui perché la partita riserva ora un’altalena di emozioni che terranno con il fiato sospeso l’intero stadio quasi fino alla fine. Al 55° infatti gran traversa di Xabi Alonso che fa tremare, oltre al legno, anche le vene e i polsi dei quarantamila dello Juventus Stadium. Ma è soltanto il preludio del vantaggio del Real: Bale, fino a quel momento per la verità un po’ avulso dalla manovra, viene imbeccato sulla destra da un chirurgico passaggio di Ronaldo e sbanca per la seconda volta la porta di un nuovamente incolpevole Buffon.

La Juve sembra per un momento accusare il colpo e il buon Caceres si fa prendere di nuovo dalla confusione perdendo banalmente un pallone in attacco che avrebbe potuto far molto male. Arriviamo al minuto 64 quando lo stesso Caceres, facendosi perdonare almeno parzialmente dei suoi precedenti errori, scodella dalla destra il più perfetto dei cross arpionato in area dalla micidiale incornata di Llorente che schiaccia la palla insaccandola alla sinistra di Casillas nonostante lo splendido e disperato volo dell’estremo difensore spagnolo. Lo stadio, in una sorta di inaspettata liberazione, esplode impazzito, è comunque il tripudio: pareggiare contro il Real equivale pur sempre ad una vittoria. Dopo due tentativi di Benzema e di Sergio Ramos, Tevez prova da par suo a cancellare la maledizione che lo vede da quattro anni andare in bianco in Champion’s  e tira una gran legnata di destro da fuori area, ancora una volta Santo Casillas ci mette le sue mani benedette. Dopo un tiro del voglioso Quagliarella entrato al posto di uno stanco Tevez, Cristiano Ronaldo ne inventa un’altra delle sue e con la palla arrivata a lambire la linea di fondo campo con un colpo da biliardo di esterno destro manda il pallone a carambolare in modo quasi surreale davanti alla porta Juventina e meno male per i bianconeri che non ci sia un altro madridista ad approfittare della magia perché a quel punto sarebbero stati dolori. Quagliarella ci riprova pochi minuti dopo tirando forte ma centrale nelle braccia di Casillas.  Conte, a pochi minuti dalla fine, manda in campo Giovinco al posto di Lorente probabilmente per dare un po’ di freschezza in più negli ultimi palpitanti attimi della partita ma la mossa non sortisce comunque effetti. A quel punto il Real fa passare gli ultimi tre minuti di recupero con uno stucchevole quanto per loro salutare tiki taka, segno che i blancos temono i bianconeri e così finisce pari e patta con le speranze Juventine ancora intatte e forse fin corroborate dalla rete della sirena di Copenaghen contro i giallorossi di Turchia guidati dal Mancio.

Juventus: Buffon 6, Caceres 5,6, Barzagli 6, Bonucci 6,7, Asamoah 6+, Vidal 7,5, Pirlo 6, Pogba 7, Marchisio 6+, Llorente 7, Tevez 6, (Quagliarella 6, Giovinco n.g). Conte 7.

Real Madri: Casillas 8, Sergio Ramos 7, Varane 5, Pepe 6, Marcelo 6,5, Khedira 6, Xabi Alonso 6,5, Modric 6+, Bale 6+, Benzema 6, Cristiano Ronaldo 8, (Llarramendi 6, Di Maria 5,6, Rodriguez n.g). Ancelotti 7.

Webb (Ingh) 6,5    

di Roberto Crudelini

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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