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Romania, Basescu ordina la soppressione dei cani randagi

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Periferia est di Bucarest. Un bimbo di 4 anni sta giocando con il fratellino di 6. Improvvisamente un branco di cani randagi lo attacca, sbranandolo e riducendolo in fin di vita. Un episodio simile era accaduto sette anni fa ai danni di un diplomatico giapponese.L?incidente ha riacceso i riflettori sul problema-insoluto- del randagismo in Romania.Il presidente, Traian Basescu, si è affrettato a chiedere la soppressione immediata di tutti i cani senza padrone, dentro e fuori i canili.La risposta delle associazioni animaliste, però, non si è fatta attendere. Sara Turetta, fondatrice e presidente della onlus “Save the dog&other animals” parla chiaro: a Bucarest vengono morsicati in un anno circa 16.000 cittadini, secondo le autorità sanitarie, lo 0,76%; questa percentuale si abbassa a Costanza allo 0,5.Tali sono le statistiche in due città dove la soppressione dei cani è stata applicata da 12 anni in modo discontinuo (Bucarest) e continuativo (Costanza).Nelle cittadine dove opera la onlus di Sara Turetta le percentuali si sono ridotte ancora sino ad arrivare allo 0,2%.”Un episodio doloroso come la morte di un bimbo viene manipolato da uomini politici come Basescu per alimentare il business enorme delle società di cattura e uccisione” tuona Turetta” Questo approccio al randagismo non ha risolto la situazione ma ha solo accresciuto posizioni populiste che giovano solo ad un sistema di clientele e corruzione, nel disinteresse totale del bene reale della comunità”.di Ilaria Riggio Lopane

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Di Gabriele Tebaldi

Classe 1990, giornalista pubblicista, collabora con Elzeviro dal 2011, quando la testata ha preso la conformazione attuale. Laurea e master in ambito di scienze politiche e internazionali. Ha vissuto in Palestina, Costa d'Avorio, Tanzania e Tunisia.

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