Home / Grande schermo / Oscar 2015: sorprese e conferme nella serata più aurea dell’anno

Oscar 2015: sorprese e conferme nella serata più aurea dell’anno

Condividi quest'articolo su -->

Ieri notte si è tenuta l’annuale cerimonia degli Oscar, giunta alla sua ottantasettesima edizione; la cerimonia è stata presentata da un non deludente, ma non del tutto entusiasmante Neil Patrick Harris a cui va il plauso, però, per una delle migliori introduzioni all’evento degli ultimi anni. La stuatuetta anche a Milena Carbonero per i costumi (Grand Budapest Hotel).
 

Vere protagoniste della serata sono state le pellicole e coloro che le hanno rese dei capolavori.

A trionfare è Alejandro Gonzalez Inarritu  che con la sua pellicola Birdman si aggiudica la statuetta come miglior fotografia, miglior sceneggiatura non originale, miglior regia, ma soprattutto miglior film.

Miglior attrice protagonista viene vinto da Julianne Moore per il suo ruolo in Still Alice dove interpreta una professoressa colpita dall’Alzheimer. La Moore era la favorita già nei giorni precedenti alla premiazione, mentre per la controparte maschile, ovvero miglior attore protagonista il premio va inaspettatamente al giovane attore britannico Eddie Redmayne che ne La Teoria del tutto ha interpretato lo scienziato Steven Hawkins, che si è personalmente congratulato con l’attore per la vittoria tramite i social.

The Imitation Game, il cui attore protagonista Benedict Cumberbatch era tra i favoriti come miglior attore protagonista, non torna a casa a mani vuote, ma si aggiudica la statuetta come miglior sceneggiatura non originale. Graham Moore, autore del film, durante la premiazione coglie l’occasione per lanciare un messaggio importante “siate strani, siate diversi”, infatti Moore racconta la sua personale esperienza di vita, quando sedicenne tentò il suicidio per timore di discriminazioni a causa della sua omosessualità, tema fulcro anche della pellicola da lui rappresentata dove viene narrata la vicenda del matematico britannico Alan Turing morto suicida probabilmente a causa della depressione per le terapie impostagli per correggere quella che all’epoca era considerata una devianza.

I premi come miglior attore e attrice non protagonista vanno rispettivamente a J.K. Simmons, per Whiplash, e Patricia Arquette, per il film Boyhood. Quest’ultima durante la premiazione nel suo discorso ricorda l’importanza dei diritti di eguaglianza per le donne.

La Walt Disney, invece, segna un ottimo risultato aggiudicandosi la statuetta sia per il miglior corto, sia per il miglior film di animazione. Big Hero 6 batte il favorito Dragon Trainer 2 uscendo vincitore per il secondo anno consecutivo dopo la vittoria lo scorso anno con Frozen.

Il premio che fu l’anno scorso de La grande bellezza, ovvero miglior film straniero, giunge in Polonia con Ida di Pawel Pawlikowski.

L’Italia non rimane a bocca asciutta, infatti Milena Canonero si aggiudica il premio come miglior costumi, il quarto della sua carriera, nella pellicola Gran Budapest Hotel che trionfa nei premi tecnici aggiudicandosi anche la vittoria come miglior trucco e parrucco, miglior scenografia e miglior colonna sonora.

Per coloro che invece non hanno vinto conquistano una versione lego della famosa statuetta che strappa un sorriso in una serata di mancate occasioni.

Cate Pat 

Condividi quest'articolo su -->

Di Redazione Elzeviro.eu

--> Redazione

Cerca ancora

Live action di Mulan: un abbordaggio Disney alla Cina?

La nuova raggelante opera in stile live action della Disney è Mulan. Un riadattamento che, …