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“Los Angeles, Italia”, una proiezione speciale per “La grande bellezza”

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Una proiezione speciale de La grande bellezza, a 48 ore dalla chiusura del voto per gli Oscar, sarà fra gli eventi della giornata inaugurale della nona edizione del “Los Angeles, Italia – Film, Fashion and Art Fest”, al Tlc Chinese Theatre dal 23 febbraio al 1 marzo. Gli Excellence Award andranno a David O. Russell, Francesco De Gregori e Valeria Golino. La rassegna, promossa dall’Istituto Capri nel mondo con il sostegno del Mibac, di Eni e dell’ICE, è dedicata quest’anno a Eduardo De Filippo, a 30 anni dalla scomparsa. Il tributo organizzato in collaborazione con la Fondazione a lui dedicata, proporrà la proiezione fra gli altri, della ripresa televisiva, diretta da Paolo Sorrentino, di Sabato, domenica e lunedì nella versione interpretata da Toni Servillo. Proprio a Servillo e Sorrentino sarà dedicato uno degli omaggi del Festival, con in programma oltre a La grande bellezza (a cui verrà anche dedicata una mostra con i costumi del film, creati da Daniela Ciancio), L’amico di famiglia, L’uomo in più, Le conseguenze dell’amore, Il divo e This must be the place. Fra i protagonisti di quest’edizione c’è anche Roberto Faenza, con un focus sul suo cinema che comprende l’anteprima negli Usa di Anita B. Un film (uscito in Italia, il 16 gennaio, ndr), che ”mi sta dando molte amarezze per la vita in sala – ha detto Faenza -, praticamente non è stato distribuito, e non riesco a capire perché, ma anche soddisfazioni con gli studenti nelle scuole. Finora l’hanno visto in 75000 e arriveremo a 100.000 a fine mese. Inoltre verrà distribuito negli Stati Uniti in estate”. Il calendario di Special Screenings, comprende, fra gli altri Il bambino cattivo di Pupi Avati, Come il vento di Marco Simon Puccioni, Il mistero di Dante di Louis Nero, Romeo e Giulietta di Carlo Carlei, La gente che sta bene di Francesco Patierno, Spaghetti story di Ciro De Caro, Tutta colpa di Freud di Paolo Genovese, Un boss in salotto di Luca Miniero, Il terzo tempo di Enrico Maria Artale, Something good di Luca Barbareschi, L’arte della felicità di Alessandro Rak e Pinocchio di Enzo D’Alò. Commentando la presenza del suo film, coprodotto con la Cina, nella rassegna, Barbareschi non ha lasciato da parte le polemiche: ”Ho l’orgoglio di pensare che in Italia non siamo secondi a nessuno, ma questo Paese non andrà da nessuna parte finché si manderanno email, come quella inviatami da Alberto Barbera, che conservo, in cui mi diceva che non potevo andare alla Mostra di Venezia perché non sono nella sua cerchia di amici”.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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