“Io non mi sento italiano”

“Io non mi sento italiano” è un album di Giorgio Gaber pubblicato postumo. Vi si sente tutta l’amarezza, la disillusione, il disincanto di un uomo che ha attraversato la vita italiana dal 1939 al 2003. di Massimo Fini Gaber ed io siamo più o meno della stessa mandata, la nostra …

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Lazio: vedi il Napoli e poi muori

COMMENTO AL CAMPIONATO Mentre l’Inter continua a collezionare un punto alla volta avvicinandosi ogni volta di più all’agognato scudetto, dietro la lotta per i posti che valgono la Champion’s si fa sempre più dura e spietata. Il Milan perde in casa con il Sassuolo e incomincia a tremare, la Juve, …

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Dagli USA un allarme inquietante: “Non viaggiate in Italia!”

In data 20 aprile 2021, il dipartimento di Stato USA consiglia ai suoi cittadini di non viaggiare in Italia. La motivazione non è solo quella, facilmente prevedibile, legata all’emergenza epidemiologica. di Diego Fusaro Accanto ad essa, ve n’è anche un’altra, decisamente meno facilmente prevedibile: ed è quella del pericolo del …

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Chi deve tacere su Grillo

Grillo ha sbagliato. Con tutta evidenza. Tu non puoi pretendere perché sei popolare e potente che tuo figlio abbia davanti alla Magistratura un trattamento diverso da quello che tocca, o dovrebbe toccare, a qualsiasi altro cittadino. di Massimo Fini L’atteggiamento di Grillo è particolarmente grave per l’esponente di un movimento, …

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Per “fare come l’Inghilterra” bisogna avere gli strumenti dell’Inghilterra

Anche il noto virologo Crisanti pare essersi accodato al coro di quelli che predicano ristori e un’emulazione dell’efficienza britannica. Una strada sì percorribile, ma solo in possesso degli stessi strumenti: moneta sovrana e politiche economiche indipendenti. di Antonio Di Siena Repetita iuvant. Dice Crisanti (rilanciato non a caso da rifondazione …

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La triste parabola della Superlega e le sue principali criticità

La parabola della Superlega è durata meno del batter d’ali di una farfalla. Un progetto morto sul nascere, principalmente per due ragioni: l’incompatibilità con il merito sportivo e il tentativo di nascondere sotto il tappeto l’insostenibilità di determinati modelli aziendali.   Senza addentrarsi in sperticate, benché legittime, apologie sulla natura …

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