Stupratori ai domiciliari e altre amenità: è questa “saggezza”?

“Per contribuire al contenimento di un sovraffollamento carcerario ormai insostenibile occorre trasformare in pene principali comminabili dal giudice di cognizione alcune delle attuali misure alternative dell?esecuzione, come l?affidamento in prova e la detenzione domiciliare”. 

La proposta del comitato dei saggi non appare così lungimirante, né appariva adatta la formazione di tale comitato per partorire simili amenità. Invece di rispedire i criminali stranieri da dove sono giunti, bloccare l?immigrazione che sembra si confermi sempre più la ragione principale del sovraffollamento carcerario e costruire nuove carceri, la proposta è sempre questa: depenalizzare e incentivare le misure alternative. Nell’ottica della peggior politica buonista e radical chic, che si è dimostrata inetta e inefficace.

Una proposta studiata e sensata di privatizzazione delle carceri sarebbe stata una proposta, ancorché non necessariamente condivisibile, perlomeno accettabile. Questa non appare invece una proposta accettabile, come non appare accettabile il comitato stesso di saggi che, per stessa ammissione dei cosiddetti saggi, appare messo in piedi per far passare il tempo utile alla scadenza del mandato di Giorgio Napolitano, che si chiude così in maniera ridicola ed indecorosa.