Ritorna in auge l’argomento delle tanto promesse dimissioni da parte del Presidente della Camera, qualora si fossero integrati dei requisiti che poi si sono puntualmente soddisfatti.
Tuttavia Gianfranco Fini, politicante anche se non dovrebbe (da garante delle istituzioni quale dovrebbe essere) dagli scranni di Montecitorio non ha intenzione alcuna di sloggiare, e dopo trent’anni in Parlamento si può comprendere come egli si sia affezionato alla soffice poltrona delle istituzioni, in particolare a quella, comoda comoda, della terza carica dello Stato. Per non parlare di quel campanellino da agitare nei momenti più convulsi dell’attività parlamentare per riportare il decoro in aula. E per scatenare i vaffa dell’ex cameratesco amico La Russa: “On. La Russa non le conscento di insciultare la prefidenza!”
Sembra proprio che, vedendo il traguardo di questa legislatura sempre più prossimo, Fini la porterà presuntuosamente a termine.
Freddie
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