Palermo – Ieri sera, intorno alle 19, sotto casa è andato di scena il solito interessante spettacolo tutto da vedere.
Preceduti da grande fragore di sirene (quando a Palermo non senti una sirena, ti preoccupi…) e bagliori di lampeggianti, sono arrivati nell’ordine, un?autobotte dei Pompieri, una jeep della Protezione Civile, un?ambulanza del 118 e la mega scala dei Pompieri; bellissima.
Che cosa era successo, un?anziana signora era caduta in casa ed essendo sola non poteva aprire la porta ai familiari, che hanno chiamato il 115.
Alla fine tutto è stato risolto da un pompiere, che con abile manovra, è riuscito ad aprile la porta e a costatare che l?anziana signora non era in pericolo.
Mancava all’appello la Polizia Municipale che avrebbe dovuto dirigere il traffico, che invece è stato abilmente regolato da un pompiere.
Quando tutti sono andati via, è ripreso il solito via vai palermitano con le auto in doppia fila e i negozianti che rientravano nei loro esercizi commerciali.
Stamattina ho chiesto lumi, sull’accaduto, al mio fruttivendolo.
Mi ha risposto con serafica naturalezza “troppa vucciria pì nenti, sa quanto ni custò a nuiatri ca pagamu i tassi!“
Traduco “troppo bailamme per nulla, chissà quanto è costato a noi contribuenti!”
La Sicilia, Palermo, è anche questa, un po? di buon umore e un Governatore che insulta, senza motivo, una no Muos.
Troppa “vucciria pì nenti?“
Giuseppe Morello