E fanno dieci. La Roma faticando come mai aveva fatto prima d’ora riesce a svellere il Vallo di Adriano approntato dal Chievo con una gran colpo di testa dell’ariete Borriello a metà della ripresa e a tenere lontane le dirette inseguitrici.
Trenta punti in dieci partite sono difficili da vedere soprattutto in un campionato come quello italiano ma sono la realtà di una Roma che stavolta ha dovuto vestire i panni da operaia per avere ragione dell’ultima in classifica. Un Chievo, va detto, che ha tenuto testa da par suo finché ha potuto e che ha dimostrato di non meritare affatto la sua attuale posizione.
La Juve e il Napoli stavano già pregustando un mezzo passo falso dei giallorossi le cui folate offensive non sempre lucide si sono stampate per tutto il primo tempo e parte del secondo contro l’invalicabile muro scaligero. Al minuto 67 ci ha pensato però il buon Borriello che, su cross perfettamente calibrato dalla sinistra di Florenzi, è riuscito a battere l’incolpevole Puggioni con una precisa e letale incornata che dal palo interno ha gonfiato la rete scatenando la gioia dell’Olimpico. A quel punto la partita è cambiata dal punto di vista tattico e il Chievo si è riversato nell’area di rigore giallorossa ma nulla ha potuto contro una difesa che ha preso fin’ora un decimo di goal a partita, un dato questo da fantascienza o se preferite da fantacalcio. Finisce in tripudio con i tifosi romanisti in festa e con la Roma sempre più sicura dei suoi mezzi e con una supremazia sempre più salda. Ora sarà dura riprenderli in breve tempo grazie anche ad un calendario sicuramente più benigno per loro che per gli altri. L’impegno poi delle coppe sia per la Juve che per il Napoli, le uniche inseguitrici che stanno dimostrando di possedere le potenzialità per tenere dietro ai primi della classe, potranno condizionarne non poco il rendimento.
Certo è impensabile che la Roma possa continuare con questo ritmo fino alla fine del campionato ma bisognerà vedere se chi vuole sbarrarle la strada saprà approfittare di quelli che saranno i suoi fisiologici e inevitabili rallentamenti. Delle due ostinate inseguitrici comunque ci sembra forse più pericolosa la Juve, sicuramente più abituata rispetto ai partenopei a giostrare a questi ritmi e livelli e a competere per questi traguardi. Si prospetta quindi un proseguo di campionato sicuramente avvincente e pieno di tensione che la Roma non ha ancora vinto ma che è sicuramente sulla buona strada per farlo, e devono ancora tornare dai box un certo Totti e un certo Gervinho… . Da qui a gennaio-febbraio il dio del pallone potrà darci un responso un po’ più attendibile e dirci se Totti e fratelli sono veramente i futuri signori del calcio o soltanto i Figli di una lupa minore: alcuni indizi farebbero propendere, ora come ora, per la prima ipotesi… .
di Roberto Crudelini