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L?Assessore Sgarlata vince la mano con un poker d?assi

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Palermo – Che i beni culturali e quelli ambientali fossero diventati archeologia in Sicilia, i siciliani lo avevano notato e capito, ma a oggi non c?erano conferme di tutto ciò.

Le recenti nomine; dell?Assessore Regionale Mariarita Sgarlata, a guidare ben quattro Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali siciliane, hanno dato ai siciliani la certezza che la cultura, in Sicilia, è ormai archeologia.

Sì perché i “nominati“, sono tutti archeologi ed hanno valso, all’Assessore, l?encomio dell?Associazione Nazionale Archeologi.

La polemica, al di là da quello che qui possiamo scrivere, ha trovato in internet con Resapubblica.it e su Facebook, un “megafono” che ha contribuito ad ampliarla.

In particolare, ci hanno colpito, le domande di un utente della rete circa: la caratteristica della gestione amministrativa delle nomine (che è di stretta competenza del Dirigente Generale, non dell?Assessore che riveste un ruolo politico e d?indirizzo, e che per questo, ne risponde direttamente in Aula davanti ai Deputati regionali); l?ampiezza del patrimonio culturale siciliano che in questa vicenda veniva, di fatto, ristretto a un panorama molto più piccolo di quello che è in realtà.

Se le domande ci hanno colpito, la replica ci ha affondato.

Le risposte date dall’Assessore sanno, purtroppo, della politica più ottusa e becera alla quale si sia mai assistito.

Circa la prima questione si giustifica, “…Rifuggo l’ipocrisia della prima domanda. Mi faccia un esempio dei governi precedenti che attesti la piena autonomia. E allora perché i deputati dell’UDC dell’ARS fanno un’interrogazione a me? Di norma vengono convocati gli assessori in aula e in commissione, non i dirigenti generali.”, che possiamo sintetizzare con un misero “così hanno fatto tutti, e perché non io?”.

La risposta alla seconda domanda è ancora più viziata dalla mostruosa impreparazione culturale e storica, dell?assessore -il cui curriculum, diciamo, non è eccelso- e che accosta le soprintendenze ai beni culturali con quelle archeologiche.

Ma in particolare dice “?Alla seconda domanda rispondo che sia Gibellina che Fiumara d’arte sono fondazioni private e io sono un assessore regionale che ovviamente interviene sulle SOPRINTENDENZE ARCHEOLOGICHE (così si chiamano!) REGIONALI?”

Mi piace ricordare alla Dott.ssa Sgarlata, che Gibellina è un Comune della provincia di Trapani, e che la Fiumara d?Arte è di proprietà della Regione Sicilia. Nulla di privato ma PUBBLICO.

A poco a poco i nodi vengono al pettine, a poco a poco si scoprono le carte, e viene da chiedersi: “ma chisti cunnì misiru i motti?”.

Ndr. Fra poco ricorre la commemorazione dei defunti. In Sicilia diciamo, “Ma li hanno donati i morti?”; durante la commemorazione dei defunti è tradizione, fare trovare dei piccoli doni ai bambini.

Giuseppe Morello

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Di Redazione Elzeviro.eu

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