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Outlet? ITALIA, grandi firme

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PALERMO – Carlo Verdone afferma e non a torto: “Troppi scandali hanno ridotto l’Italia a un Paese in svendita“.

L?Italia signore e signori, è un paese in OUTLET.

Al nostro grande supermercato si affacciano ormai tutti, dal paese in via di sviluppo a ignoti e sconosciuti affaristi asiatici.

Non a caso le industrie della via tessile dell?Italia

le hanno rilevate i cinesi, le altre presto o tardi; Alitalia, Ansaldo, Telecom, faranno la stessa fine.

Tutto è outlet, tutto a prezzi stracciati.

I prezzi da grande negozio di firma li paghiamo noi italiani, li paghiamo quando siamo costretti a fare la spesa, li paghiamo quando la nostra Assemblea Regionale Siciliana, il Parlamento più antico d?Europa, non riesce a ridursi gli stipendi e a portarli in linea con il decreto Monti, li paghiamo con i migranti che arrivano giorno dopo giorno sulle nostre coste, li paghiamo con la missione “mare sicuro“, li paghiamo con i 55 miliardi di euro dei nuovi caccia per la Difesa, li paghiamo sempre?

Se questo grande outlet fosse di aiuto all’emergenza Italia, se servisse veramente a rialzare il capo dal barile dove lo abbiamo ficcato; se servisse, allora gli italiani sarebbero disposti al sacrificio: ma siamo convinti che servirà a qualcosa?

Il ventre flaccido della politica italiana, fatta di due pesi e di due misure, fatta di opportunisti di scambio e di persone di dubbia dirittezza morale, non è riuscito nemmeno a risolvere in modo sintetico ed efficace il problema del Capitano Priebke. E la triste e asettica nota della torre di guardia, la Germania, non si è fatta attendere.

“La cura dei morti tocca allo Stato, dove una persona è morta.”

Mi domando, ma la cura dei vivi a chi spetta?Giuseppe Morello

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Di Redazione Elzeviro.eu

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