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Quando l?ignavia si traveste da tristezza

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 L’Unione europea esprime “tristezza” per quella che e’:

tragedia

Palermo – In questi giorni lo avevamo subodorato, cosa c?è che non funziona nel sistema di avvistamento e di controllo dei migranti, che arrivano con un flusso continuo, come un mare in piena, sulle coste siciliane.

Non sono avvistati preventivamente, il nostri pattugliatori dove sono, sono distanti dalle rotte dei migranti o forse consapevoli dell?immensità dello tsunami migranti, voltano lo sguardo altrove?Questa idea era divenuta un tarlo nella mia mente, ora il Sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, sommersa dalla sciagura immane delle ultime ore lo dice, “qualcosa non funziona, qualcosa non ha funzionato in questi giorni nel sistema di avvistamento e soccorso”.

Di chi è la colpa di queste vite spezzate; il Mediterraneo è di fatto il più grande cimitero a cielo aperto dell?Europa; al confronto i cimiteri di guerra sono bazzecole.

Oggi sull’onda delle emozioni forti, che ci colpisce come un maglio allo stomaco, nel vedere tutti quei corpi allineati sul molo di Lampedusa, è facile puntare i dito su esponenti politici dell?attuale leader Letta, che con le loro parole hanno fatto intendere la “disponibilità illimitata” dell?Italia nell’accoglienza di queste persone.

La verità è invece che tutti i politici, italiani ed europei hanno le loro colpe.

L?Unione europea è unione solamente quando si modulano e si applicano politiche comuni sugli eventi che avvengono in Europa, nell’area Schengen.

Alla mancanza di tali tatticismi, di tali politiche, ecco che i mercanti, sfruttatori e assassini, posso pretendere  i loro 30 denari sulla pelle di altri esseri umani.

L?Europa ha lasciato in modo sornione, distratto e superficiale l?Italia sola, dinanzi ad un problema che invece doveva affrontare in collegialità.

Nostra è la strategica posizione nel mediterraneo, una fortuna per gli europei; nostra è la disgrazia, passa tutto prima da noi e deve essere filtrato, qui deve rimanere tutto quello che non deve andare sul continente.

Ma visioni di questo tipo, sono destinate a durare poco, ed implodono al primo disastro.

Oggi è successo, oggi l?Europa, il Governo italiano, è costretto a prendere atto di quello che è, e può diventare il problema migranti.

Conosciamo per sommi i capi i motivi della fuga di questi esseri umani dalla loro terra, magari alcuni erano ricercati, assassini; ma molti erano bambini, mamme, padri e figli che cercavano un futuro migliore.

In ogni caso tutti sono esseri umani, e la vita non è una merce di scambio e non può essere usata da mercanti di qualsiasi nazionalità.

In questa giornata così triste, per il valore che si da alla vita; voglio sperare che la morte di questi esseri umani, miei simili, nostri simili, perché tutti uguali agli occhi di Dio e degli uomini, possa servire da efficace stimolo ai paesi dell?Unione, per portare avanti una norma unitaria, che impedisca il ripetersi di questa estate:

l?estate 2013 sulle coste del sud Italia.

Giuseppe Morello

Credit foto: ANSA

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Di Redazione Elzeviro.eu

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