Adesso Olli Rehn (commissario europeo per gli affari economici, nominato dall’alto per grazie divina e non eletto) viene pure a sedersi a Montecitorio (17/09/2013 ) per dirci cosa dobbiamo fare e per sottolinearci che un governo instabile non giova allo sviluppo.
Ha fatto un discorso che ha mandato in bestia il Vicepresidente del Senato Gasparri, che l’ha definito “il signor nessuno” ed irritato non poco il M5S per l’ingerenza nient’affatto gradita. Nello stesso giorno, a Padova, un imprenditore di 57 anni (con un piccolo stabilimento di gomme per bicicletta), che non aveva debiti ( e pagato sempre tutti e tutto), s’è impiccato perché era costretto a chiudere a causa della crisi.
Questo è solo uno dei tanti frutti del rigore imposto dalla Ue, che continua a spremerci come olive. Certo che la stabilità di governo è importante, ma i politici si devono invero mettere d’accordo per impedire che la Troika, il cui unico obiettivo è quello di ridurre anche il nostro Stato a chiedere “aiuti”, smetta di nuocere.
E’ mai possibile che questi politicastri mezze tacche, che sanno solo ripetere la lezioncina imparata a memoria nei vari salotti Tv, non sappiano affrontare il vero problema e dire una volta per tutte e nella giuste sedi che la BCE deve stampare soldi e darli agli stati all’1% e non alle banche (che a loro volta li prestano in cambio di titoli?). Alfano (durante la trasmissione di Porta / Porta del 17/9 ) ha iniziato il discorso sugli 80 miliardi di interessi passivi che l’Italia è costretta a pagare ogni anno alle banche, ma poi s’è morso la lingua ed ha detto che era meglio tacere. Intelligentibus pauca (agli intelligenti bastano poche parole).
Giuseppe Franchi