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Liberami

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Liberami

Piazza Anna

? 16,00

2012, 272 p., brossura

Arpeggio Libero  (collana Allo specchio)

Spesso su queste pagine è stato ribadito un concetto: un romanzo non deve solo essere una trama, solo essere intrattenimento, ma deve anche essere portatore di un messaggio, cioè avere una funzione “educativa”, non lasciare il lettore come la stessa persona che era quando ha cominciato la lettura.

Liberami, di Anna Piazza, edito da Arpeggio Libero, cerca e fa proprio questo.

Eva, la protagonista, è una giornalista di Trieste che accetta di fare un servizio sullo sfruttamento della prostituzione. Il progredire delle sue indagini la porta ad entrare in contatto con una realtà parallela, attiva solo di notte, ma che è viva in quanto fonte di dolore e sofferenza. Entrerà in contatto con diverse ragazze, come Frida, Emira e Anìla. Ciò si interseca anche con il percorso personale di Eva, una donna che vorrebbe essere fredda, ma che non ci riesce e rimane invischiata nei sentimenti nati dalle situazioni che vive, come con il collega giornalista Ricci e la propria stessa inchiesta.

E? chiaro l?intento “educativo” di quest romanzo: portare agli occhi di chi legge, in una forma ludica estranea al saggio, quella realtà sommersa nelle ore più buie della notte e fatta di dolore e inganni. Interessanti i particolari, anche piuttosto curiosi, che emergono qua e là nelle descrizioni dei giri notturni di Eva, come il fatto che molte ragazze indossano delle parrucche, non perché calve, ma per preservare i capelli, l?ultimo resto di quelle che erano prima.

Collegato al messaggio principale dell?opera è anche il concetto del corpo. Corpo che è fonte di piacere, corpo che è comunicatore, corpo che l?abisso in cui sprofondano le ragazze quando perdono la loro identità. Alla luce di ciò si nota come le descrizioni delle sensazioni della protagonista, come dell?ambiente circostante e perfino dei sentimenti che essa prova, passino attraverso il corpo: tutto ciò che accade, sia il caldo sia un profumo, viene descritto a partire dalle sensazioni che lascia sul corpo. Questo aiuta a rendere la fisicità protagonista invisibile del testo.

Liberami è un romanzo che non vuole essere leggero. Non è di certo quel libro che si legge la sera per conciliare il sonno. E? un testo che ha un obiettivo: riportare un certo mondo e cerca di farlo in maniera naturale e reale, senza cercare di catturare il favore del pubblico con azione da quattro soldi (che nel contesto della malavita potrebbe anche starci). E? una lettura che può essere propedeutica a chi intendesse affrontare con approfondimenti più complessi il tema della prostituzione.

Luca V. Calcagno

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Di Redazione Elzeviro.eu

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