PALERMO – In questi giorni il Miur ha pubblicato l?elenco della distribuzione tra le regioni, dei sussidi per i libri scolastici per l?anno scolastico 2013/2014.
A volere guardare, con occhi asfittici, le tabelline riportate, non appare nulla di strano, ma se inforchiamo gli occhiali dell?osservatore, possiamo tracciare un?analisi della distribuzione e una correlazione della stessa con la ricchezza distribuita per il territorio nazionale.
Dall?analisi del grafico sopra riportato possiamo evidenziare che il numero massimo di famiglie con un reddito inferiore a circa 15.500 ?, lo detiene la Sicilia, in buona compagnia della Basilicata e a seguire Campania, Calabria e Molise.
Se analizziamo i dati relativi al numero di studenti meno abbienti per regione notiamo come, la Sicilia sia al secondo posto in classifica, con più di 90.000 studenti le cui famiglie versano in condizioni di disagio economico.
La Campania è in prima posizione.
Ma al di là delle semplici cifre, questi numeri cosa significano?
Sono numeri che indicano come nelle regioni meridionali le famiglie hanno sicuramente un numero maggiore figli, immediatamente correlato alla condizione sociale.
Mentre la classe più agiata tende a “fare meno figli”, nonostante possa permettersi il loro mantenimento, la classe meno abbiente, non sposa ancora questa tendenza.
Certo si possono fare tante altre congetture, ma gli sterili numeri snocciolati dal censimento generale del 2011 dell?ISTAT, sono questi.
Il sud è sempre più povero.
In questi anni sono migliorate tante cose, ma il libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato a Eboli” scritto tra il dicembre del 1943 e il luglio del 1944, rimane sempre attuale.
Giuseppe Morello
© RIPRODUZIONE RISERVATA