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Nadal trionfa e Ferrer rispetta il suo copione

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Ci sono diversi aspetti, più o meno sportivi, per i quali questa finale potrebbe entrare negli annali in maniera del tutto indelebile. Vuoi perchè Nadal, grazie al successo odierno, è diventato il tennista ad aver trionfato più volte in una singola prova dello Slam, oppure a causa della prima “gloriosa” comparsa di un fumogeno (annesso ad una tentata invasione di campo) nella storia di questo sport. Insomma basta scegliere; quel che è certo però, è che se fosse esclusivamente per l’ imprevedibilità ed il pathos riservato agli spettatori, l’ incontro tra “Rafa” e David Ferrer potrebbe cadere nel dimenticatoio già tra un paio di giorni, pur essendosi trattato di una finale del Roland Garros.

E’ il solito triste destino che perseguita Ferrer, l’ altra malinconica faccia della medaglia che si ripresenta puntualmente in ogni torneo giocato dal mastino valenciano, ormai condannato a recitare in eternità la parte del primo dei secondi. Naturalmente, sempre sconfitto.Le performance dell’ attuale numero 5 del mondo si ripetono in serie da qualche anno, tutte identiche come degli elettrodomestici appena usciti dalla catena di montaggio. Croce e delizia continua per lui e per gli appassionati di tennis, che ormai conoscono il copione a memoria: Ferrer avanza senza fatica nei primi turni triturando gli avversari grazie al suo strapotere atletico, il più delle volte elimina gli outsider più accreditati di lui all’ inizio della settimana, per poi soccombere (spesso e volentieri senza storia) contro un qualsivoglia appartenente alla categoria dei “fab four”.Basta questa breve recensione del suo passato recente per farvi supporre cosa possa essere accaduto nel pomeriggio sul Philippe Chatrier di Parigi, poichè, come ricordato pocanzi, l’ imprevedibilità non ha avuto alcuno spazio. Anche oggi Ferrer, dopo una cavalcata trionfale culminata con l’ acuto in semifinale contro Tsonga, ha combattuto e perso malamente contro uno dei suoi quattro demoni.Persino le modalità che lo hanno portato ad essere annichilito sono state scontate. Ha provato a stravolgere il suo gioco e prendere in mano il pallino dello scambio sin dal primo colpo, finendo tuttavia per esporsi ad errori comprensibili per chi non è abituato a tentare vincenti ad ogni piè sospinto, bensì a logorare fisicamente l’ avversario per costringerlo ad errori forzati e non. Nadal da parte sua, non si è fatto pregare. Ha atteso con olimpica pacatezza che un giocatore al di fuori dal suo habitat naturale si affievolisse pian piano, dispensando di tanto in tanto qualche drittone da posizioni improbabili per risvegliare una platea quasi assopita.Dopo 2 ore e 15 minuti di ordinario lavoro è arrivato il verdetto tanto atteso: il mancino di Manacor ha trionfato per l’ ottava volta sulla terra parigina, la dodicesima nei majors, portandosi così a sole due lunghezze dai 14 Slam di Pete Sampras.Il prossimo grande appuntamento è fissato per Wimbledon, al via tra due settimane. Nadal si presenta tra i possibili candidati alla vittoria finale grazie ad un ottimo stato di forma, mentre Ferrer, un po’ come il Will Coyote di Finardi, è pronto a rialzarsi e non mollare… per poi cascare nuovamente; perchè quei primi quattro non li prenderà mai.Rafael Nadal b. David Ferrer: 6-3 ;6-2 ;6-3

Klement

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Di Redazione Elzeviro.eu

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