Il team di Phoenebloks, una start-up, lo crede fermamente.
Sono loro gli artefici di un progetto che prevede la modularità degli smartphone.
Allo stato attuale i nostri smart device presentano alcune gravi imperfezioni:
sono difficilmente riparabili;
presentano caratteristiche che in alcuni casi rappresentano un compromesso, fra la richiesta del consumatore e la disponibilità commerciale;
non sono upgradabili nell’hardware, e solo parzialmente nel sistema operativo;
ed infine, ma non ultimo, il facile deterioramento degli apparecchi aumenta la quantità di rifiuti speciali.
Phonebloks, lo dice la stessa parola, si pone di ovviare a tutti questi inconvenienti.
Il loro sistema è costituito da una scheda madre sulla quale incastrare i componenti più svariati, come da video in basso.
Se serve un telefono, bene è possibile aggiungere una scheda ad hoc, e se invece vogliamo una fotocamera dalle elevate prestazioni, sarà possibile incollarla alla scheda madre dello smartphone.
La filosofia è quella dei mattoncini Lego, ma high-tech.
Si tratta di una idea indubbiamente interessante, ma che necessita di supporto finanziario, per essere avviato e di un supporto social per far conoscere il progetto ad un pubblico il più ampio possibile. Il lancio del progetto è stato predisposto su Thunderclap ed ha già raggiunto il 100% degli obiettivi che si era proposto.
Giuseppe Morello