Alla base delle sciocchezze intorno agli asterischi c’è qualche cosa di molto più complesso di un semplice malinteso sul funzionamento della lingua e sul suo rapporto con il genere.
di Paolo Desogus
Dietro il loro impiego si nasconde infatti la convinzione – tipicamente neoliberale – secondo la quale è possibile cambiare la realtà modificando il linguaggio. Si tratta di una posizione sommamente antimarxista, nata dalla cattiva lettura di Gramsci, scambiato per Wittgenstein o quantomeno per la forma volgarizzata e post-strutturalista di Wittgenstein.