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«Resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio», arrestato il cpt SeaWatch

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Il capitano della SeaWatch3 Carola Rackete e` entrata in porto a Lampedusa, ha fatto sbarcare i migranti, ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza mettendo a rischio la vita dei militari.

E` stata arrestata. Da questa vicenda si evince che una signorina annoiata e ricca, figlia di un tedesco che vive facendo il consulente bellico, puo` mettere sotto scacco un paese, peraltro supportata da parlamentari della Repubblica.

Intanto l’Italia non può permettersi di applicare le sue stesse leggi (confermate dalla Corte europea), mentre Germania, Francia, Svizzera, Spagna, possono fare quello che vogliono anche sparare proiettili di gomma contro esseri umani, sedarli, picchiarli, legarli e resteranno sempre dei Paesi civili.

L’Italia si conferma un paese da barzelletta. E Salvini e` un’altra barzelletta. Le sue dichiarazioni (come quella li faccio sbarcare, non gli chiedo manco i passaporti e li lascio andare nei paesi che vogliono) non sono degne di un ministro della Repubblica. Ma almeno lui qualcosa ha fatto e detto.

Mentre il ministro della Difesa non e` nemmeno pervenuto. Eppure il capitano della SeaWatch 3 e` accusata dalla procura di Agrigento di resistenza e violenza a nave da guerra e tentato naufragio. Reati per cui rischia una pena da un minimo di 3 a un massimo di 10 anni, il che vuol dire, sempre in Italia, nel 2019, che se fosse condannata non farebbe un giorno di galera. Punto.

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Elena Ferrero

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Di Redazione Elzeviro.eu

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