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Elezioni in Emilia Romagna: il trionfo del bipolarismo liberista

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Stamattina mi ero fatto un fioretto di non commentare gli esiti elettorali, però poi ti capita di gironzolare su Facebook, e, con specifico riferimento all’Emilia-Romagna leggi una roba del genere: “è stata una rivolta del popolo di sinistra contro i mercanti di odio.”

di Andrea Zhok

Ed è allora che capisci quanto siamo messi male.

Allora, segnalo solo due cose, di estrema banalità, ma apparentemente non ovvie per tutti.

1) Il presente voto amministrativo

conferma solo, senza nessuna suspense, ciò che si era già perfettamente capito da mesi, ovvero il rientro dell’elettorato italiano nell’alveo del bipolarismo degli ultimi decenni.

2) Il bipolarismo è quel sistema

in cui il liberalismo “di sinistra” e il liberalismo “di destra” tenzonano vigorosamente per il piacere del pubblico pagante, e lo fanno per decidere di quale colore sarà il sudario in cui vi avvolgeranno, o il tono della voce con cui canteranno messa.

3) Chi avesse un soprassalto

e desiderasse sbracciarsi per dire che no, non sono proprio proposte uguali, se le guardi bene, se cerchi con attenzione, eh, le differenze le trovi;
ecco, bene, si astenga.

Missa Est

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