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Stati Generali del Nord, si chiude la convention leghista

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Roberto Cota, dopo avere ascoltato le mozioni degli amministratori locali: consiglieri provinciali e comunali del Piemonte, conferisce qualche educata risposta, e verso il vespro l?automobile del segretario federale della Lega giunge al Lingotto, cosicché il governatore piemontese si fa da parte per Roberto Maroni, che parla dell?epilogo degli Stati generali del Nord aventi avuto sede nello stesso complesso del Lingotto, ma parla anche del rapporto nuovo della Lega (2.0) con gli imprenditori e con le personalità del mondo economico in genere (si veda il rapporto instauratosi dopo l?intervento di Corrado Passera).

Critica duramente Bersani per le affermazioni rivolte dal capo del Pd nei confronti della dialettica tra la Lega e questi imprenditori; a giusta ragione si chiede Maroni “ma il diritto di parlare di impresa con gli imprenditori dove sta scritto che sia prerogativa del Pd?”. Netta comunque l?avversione (non personale ci tiene a ribadire Maroni) a Monti ed al suo governo.

I dodici punti sui quali l?intero ciclo di conferenze si è focalizzato sono riportati da copie de la Padania rilasciate gratuitamente presso il padiglione principale, ma altresì presso gli stands presenti al Lingotto. Tutti i capannoni sono stati allestiti con grande lavoro e maestria da volontari e da appartenenti al Mgp (movimento giovani padani), come rammenta Cota. Questi dodici punti programmatici “per sconfiggere la crisi” li riportiamo qui di seguito:

1. L?Euroregione Nord: locomotiva per l?Europa delle Regioni. Su questo punto si sofferma Cota, che opera anche un?interessante introduzione storica, così come Maroni, che parla dell?idea storica più recente di Bossi e Miglio, che, da antesignani della politica, pre-videro questa creatura geopolitica che sarebbe la Euroregione Nord, o Macro regione alpina. A testimonianza vivente dell?idea di questo complesso geografico e culturale giunge infine il presidente federale, annunciato da Cota ed applaudito dagli astanti: Bossi fa il suo ingresso a suon di cori da stadio ed appone al centro del padiglione e del discorso una cartina geografica a spiegare visivamente il concetto già esplicato dai precedenti relatori.

2. La ricchezza del Nord deve far crescere il Nord, e anche qui un discorso sulla tassazione che dovrebbe rimanere, come dicono i due Roberto dal palco, per il 75% al territorio, di modo che si possa andare ad abolire tasse insulse, quale, per esempio, l?Irap, e ridare così slancio alle imprese.
3. No all?accanimento terapeutico sulle imprese decotte, e tantomeno, sottolineano i presenti, a discapito di aiuti che potrebbero essere conferiti ad aziende che, magari creditrici dello Stato, avrebbero necessità di una spinta economica.


Gli altri punti: 4. Imprese più forti nel Nord. 5. Per il Nord solo banche vere. 6. Meno stato, meno sprechi, più federalismo. 7. Burocrazia zero. (su questo punto Maroni è stato molto esplicito e risoluto). 8. Nuove infrastrutture globali. 9. Più futuro per i giovani. 10. Lavoro e previdenza: modello Nord. 11. Alta velocità dalla scuola al lavoro. 12. Politica a costo zero.

La convention si chiude sulle note dell’aria del Nabucco “Va Pensiero”, con Cota, Maroni, e Bossi (quest’ultimo mano sul cuore), e Borghezio ai piedi del palco che cantano la melodia.

Freddie

 guarda le foto dell’evento

 

 

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Di Redazione Elzeviro.eu

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