Radio Uno e la sua trasmissione “Manuale d’Europa” pro Ue e pro Euro andata in onda verso le nove e mezza di oggi è davvero priva di contenuti! Quando Tiziana di Simone e il suo enturage hanno fatto parlare una ragazza romena che avrebbe fatto una tesi su (contro) l’euroscetticismo è stato… il top. La sua più forte argomentazione: “io mi sento una cittadina europea, veramente!”.
Mestamente divertente anche lo pseudo economista col classico libro sull’Euro, con tanto di prefazione di Renzi: per lo scrittore, se si tornasse alla lira (ipotesi che è sicuro che non accadrà, ma che guardacaso ha studiato) vi sarebbe una svalutazione a due cifre. Ah, per questo tipo i tedeschi hanno anche un po’ paura di essere leaders in Europa, dopo che c’è stato “il fascismo”. Quando la superficialità prende le pieghe del grottesco…
E noi paghiamo il canone… Questa necessità di tessere le lodi di un’istituzione che è riuscita a mettere a dura prova la fratellanza dei popoli europei, questa necessità di difendere a spada tratta (è stato detto: “basta, la Lira è il passato!”), con obbligato qualunquismo, la moneta sanguisuga che ci ha fatto pagare quasi tutto il doppio dal 2002 è segno che qualcosa sta cambiando e lo percepiamo quando questi signori interessati ci propongono delle trasmissioni di così basso livello per cercare di convincerci.
Sanno che un referendum sull’euro sarebbe l’inizio della loro fine. La democrazia s’imporrebbe alfine sul mercimonio tecnico-finanziario che ci governa, col palese beneplacito degli ultimi tre governi.