Basta con i moderati

Solo a sentirli nominare viene l’orticaria. Tanto per incominciare noi non lo siamo per niente. Il termine, abusato a destra come a sinistra, non è né carne né pesce. Chiamparino (in Piemonte) ne ha fatto una lista sua, e Berlusconi a forza di tentare di riunirli si ritrova solo. Gli unici ad aver aumentato il loro consenso popolare sono i due Matteo, nent’affatto moderati, ma ben decisi a raggiungere gli obiettivi che si sono prefissi. Ci vogliono poche idee precise e chiare, non tentennamenti e moderazioni.

Come diceva Ezra Pound, un uomo che non ha il coraggio delle proprie idee, o non vale niente lui o non valgono nulla le sue idee. Occorrono contenuti d’impatto che facciano presa sulla gente semplice, non giochetti di potere politici fregandosene dell’elettorato (che alla fine non va neanche più a votare). Qundi si devono spartire le acque. O si sta con le banche o con i sacrosanti diritti della popolazione. Aggrovigliarsi in riformette da quattro soldi (più virtuali che reali) per continuare ad essere i lacché dei banchieri che usano i mercati come clave (perchè i nostri governanti li hanno eletti “sovrani ” della moneta), è eutanasia politica, non democrazia.

Gli Italiani, visti i risultati ottenuti da Renzi, non hanno ancora afferrato bene il concetto di libertà. Uno Stato è libero quando può fare la politica economica che vuole, quando non deve correre a Bruxelles con i compiti fatti a casa, quando un no è un no e non un ni. I ni, i se, i ma , i forse, e i chissà lasciamoli ai moderati, pacifici e paciosi con i soldi in tasca che rubano a noi dopo aver compiaciuto coloro il quali, oltre vhr a succhiarci il sangue, ci tolgono pure la possibilità di lavorare. 

di Giuseppe Franchi    N.a.a.