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Elargizioni alle banche con soffocamento della democrazia: la Corte indaga

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La magistratura contabile ha aperto un’inchiesta sulla regalia effettuata dalla maggioranza in Parlamento alle banche. Due mesi fa il decreto Imu-Bankitalia (trascurando il fatto che le due materie non c’entrano un’acca l’una con l’altra) regalò alle banche sette virgola cinque miliardi di euro. Quasi 170 deputati dell’opposizione (soprattutto Cinque stelle) avrebbero voluto esercitare il diritto democratico di esprimere parere contrario. Con il rischio che il provvedimento saltasse, tuttavia, Boldrini non concesse sospettosamente di dividere i due argomenti e fece passare il decreto di forza
 
Per la prima volta nella storia repubblicana la presidentessa della Camera, onorevole vendoliana non votata (nemmeno col meccanismo delle primarie di cui è stata esentata dal suo dominus politico), ora presidente di una Camera guidata dal terzo esecutivo di fila non votato, usò la ghigliottina e chiuse la bocca ai centosettanta onorevoli. La chiamate ancora democrazia? Fu un’ approvazione (236 sì, 29 no) nel marasma più completo, proprio per la protesta contro l’inusitata scelta effettuata dalla presidente di Montecitorio. Non appena aperta la votazione, scoppiò la protesta. I deputati dei Cinque Stelle e non solo loro gridarono, ma la Boldrini fece placidamente finta di niente, bloccando di fatto l’orologio della storia della democrazia italiana. 
 
E’ di oggi la notizia che Corte dei conti ha deciso di indagare su questa sospetta tranche di aiuti alle banche, preautorizzata da mamma Unione. Quella che ha aperto il fascicolo è però un’istituzione autonoma ed ecco perchè la procura della Corte dei conti del Lazio ha deciso di aprire l’inchiesta per danno erariale a proposito del disegno di legge Imu-Bankitalia. Curioso che il premier dell’attuale governo sia stato condannato in primo grado proprio per un danno erariale di sei milioni di euro mentre guidava la provincia di Firenze.
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Di Redazione Elzeviro.eu

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