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Il presidenzialismo c’è già: Napolitano impone gli F35 all’Italia

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Il dibattito circa il cambiamento della forma di governo del nostro Paese è entrato in auge in quest’ultimo periodo, in particolare il Pdl ha sempre spinto verso un presidenzialismo che accelererebbe le riforme impellenti obbligatorie per il belpaese in un periodo di profonda recessione.

Peccato che gli onorevoli pidiellini non si siano accorti che il presidenzialismo, seppur in maniera velata o involontaria, già esiste in Italia e ha trovato in Re Giorgio Napolitano il suo primo ed illustre esponente (anche se Cossiga aveva già tentato il “golpe” in passato ma con azioni ben più blande).

Basterebbe solo ricordare il peso che il Presidente della nostra Repubblica ha avuto circa la formazione degli ultimi due governi, scegliendo come primi ministri personaggi del tutto sconosciuti alla popolazione, cui è stato letteralmente strappato dalle mani il sacro diritto di voto. Il peso di tali scelte è oltretutto da quadruplicare dato il difficilissimo momento di depressione economica che il nostro Paese e l’Europa intera stanno attraversando e dunque la scelta del governo risulta più che decisiva per la politica economica verso cui si indirizzerà.

Già questa premessa sarebbe sufficiente per mettere in bocca a qualche malalingua la parola “impeachment“, tuttavia la mania di grandezza di Re Giorgio non si esaurisce qui, oltre alla scelta unilaterale del primo ministro (unico caso nella storia della Repubblica) ecco che arriva la prima vera delegittimazione dell’aula parlamentare. Il presidente, lungi dal fare il classico monito preventivo, si è invece lanciato in una reale decostruzione del lavoro fatto in aula, in particolare sul dibattito circa l’utilizzo dei cacciabombardieri F35 (ritenuti a ragione obsoleti, costosi e tecnologicamente superati).

Così il monarca/presidente ha abbassato il pollice, come usavano fare gli imperatori di Roma per stabilire la sorte dei gladiatori, delegittimando de facto l’assemblea legislativa nazionale.

Aggiungendo poi che il sovrano ha ricevuto il rinnovo del mandato, possiamo tranquillizzare i sostenitori del Pdl sulla buona strada intrapresa verso il presidenzialismo compiuto.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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