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Le contraddizioni del Governo Conte

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Sergio Mattarella ha deciso, consegnando l’incarico di Primo Ministro a Giuseppe Conte. Nelle prossime ore la formazione della squadra completa e il raduno delle Camere. 

Il Presidente della Repubblica ha infine sciolto gli ultimi dubbi circa l’assegnazione dell’incarico, accettando la proposta congiunta di Lega Nord e Movimento 5 Stelle. Giuseppe Conte è il nuovo Premier degli italiani.

Conte, un grillino di “sinistra”

Abbiamo già scritto su queste pagine come la scelta sia in contraddizione con quanto finora proclamato dai due movimenti. In particolare è la Lega Nord ad uscirne beffata dopo questa nomina.

Non sono lontane nel tempo infatti le dichiarazioni del neo Primo Ministro in cui dichiarava la propria simpatia “a sinistra”. A capo del Governo c’è dunque un tecnico, “di sinistra” e simpatico ai grillini. Non proprio il profilo atteso dagli elettori di Matteo Salvini.

L’Italia conferma la sua collocazione europea e internazionale

Dal discorso di insediamento emergono così le prime contraddizioni di questa nomina. Il nuovo premier si è auto definito

“avvocato difensore del popolo”,

ma allo stesso tempo

“consapevole della necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia”.

Ora il neo nominato Premier dovrebbe spiegare come fare andare a braccetto questi due principi. La volontà popolare, manifestatasi con i risultati elettorali, ha rigettato in blocco l’attuale collocazione europea e internazionale dell’Italia. L’ “avvocato del popolo” vuole invece confermarla.

Vorrebbe dunque confermare il ruolo di subalterno vassallo, vittima silenziosa dei più umilianti insulti e delle peggiori ingerenze, come quelle subite nelle ultime settimane? Sarebbe questa la collocazione consona per un popolo che non hai mai espresso il bisogno di avere un avvocato

Di Maio e Salvini ricordano ora molto da vicino Alexis Tsipras, le sue illusorie battaglie e la sua prostrazione finale.

di Gabriele Tebaldi

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