La creazione del denaro è un processo di primaria importanza per la società: infatti, esso rappresenta lo strumento con il quale i cittadini si scambiano beni e servizi. Ed ha una base fiduciaria, cioè è valevole soltanto nel momento in cui viene accettato, secondo il principio cartalista di sovranità.
Autore: Gilberto Trombetta
Tuttavia, il modello neoliberista che da oltre quarant’anni viene additato come il solo possibile, ha indotto la popolazione ad avere un’idea distorta dell’origine del denaro – che oggi è fiat money – e del procedimento sulla sua creazione. Perciò, vale la pena approfittare della risposta di Vitor Constâncio ad un improbabile articolo di Voxeu, “Le banche non creano il denaro dal nulla“, per tornare proprio sul succitato argomento centrale, e su cui non dovrebbero più esserci dubbi.
«I testi della Bank of England e della Bundesbank sulla creazione di denaro, citati da questo “strano” articolo, sono assolutamente corretti: le banche creano denaro [dal nulla, N.d.R.]!»: così si è espresso Constâncio.
L’ex vicepresidente della BCE si trova costretto a ribadire l’ovvio di fronte alle castronerie – come già espresso prima – sostenute nell’articolo.
Tra queste, quella secondo cui in realtà le banche non creerebbero denaro dal nulla quando concedono prestiti, ma si limiterebbero a «trasformare un’attività illiquida (la futura capacità del debitore di rimborsare) in un’attività liquida (depositi bancari)».
Infatti, qui si è dinnanzi alla più classica delle idiozie e fallacie economiche. Nella sua risposta Constâncio riprende anche Joseph Schumpeter, il quale – pur essendo di scuola austriaca – non metteva di certo in dubbio l’endogenità della moneta. Infatti parlando di crescita sosteneva ciò che segue:
«La creazione di potere d’acquisto da parte delle banche […] è sempre creazione di nuovo potere d’acquisto dal nulla, non certo la trasformazione di potere d’acquisto che già esiste in possesso di qualcun altro».
Si tratta di un concetto fondamentale per comprendere davvero a fondo le violente bugie di cui i cittadini sono vittime da oltre 30 anni.
Quando infatti si va in banca a chiedere un prestito, non vengono certo spostate somme dai conti correnti di altre persone. Quando e se la banca concede il prestito, semplicemente crea denaro dal nulla. Sono i prestiti a creare i depositi, non il contrario.
Quindi quando si sente qualcuno dire che «non ci sono le risorse», che i nostri padri e i nostri nonni hanno vissuto «al di sopra delle nostre possibilità» o, ancora che «il privato è bello», occorre ricordarsi che coloro che sostengono ciò non stanno facendo altro che propinare le solite, vecchie menzogne per convincere i cittadini che il loro ulteriore impoverimento non solo sia inevitabile (T.I.N.A., “There Is No Alternative“, di thatcheriana memoria), ma addirittura giusto, dovuto. Iniquità e follia allo stato puro.
Revisione ed impostazione grafica: Lorenzo Franzoni
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