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La realtà dei fatti e dei dati: la vaccinazione procede a ritmo serrato

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Come spesso accade, per ottenere un’immagine nitida della realtà è necessario scorporare i dati dalla retorica. Non a caso, la vaccinazione italiana procede a ritmo serrato e con numeri più che virtuosi: malgrado la martellante prosopopea sulla fantomatica “resistenza no-vax”.

di Paolo Desogus

Dai dati sulla vaccinazione del portale del Sole24Ore risulta che l’Italia oggi ha superato la Gran Bretagna per il numero di dosi anti Covid inoculate: 135 dosi contro 134 ogni 100 abitanti. È un dato bruto, che sicuramente andrebbe studiato più approfonditamente, ma è sufficientemente chiaro per capire che gli italiani si stanno vaccinando e che la campagna di vaccinazione procede rapida.

La Gran Bretagna ha iniziato a vaccinare ben due mesi prima e con una disponibilità di dosi iniziale molto più ampia di quella degli stati dell’Ue. All’interno della stessa Unione l’Italia compare tra i paesi che stanno gestendo meglio la vaccinazione, anche se con qualche squilibrio negativo, specie nelle regioni a statuto speciale (fatta eccezione però per la Sardegna, che invece compare tra le regioni di testa).

L’Italia è largamente avanti a Germania, Francia, Svezia, Olanda, Finlandia. Ha persino superato gli Stati Uniti. La favola dei milioni di noVax con la quale si stanno giustificano le restrizioni e gli atteggiamenti isterici, anche sui luoghi di lavoro, è falsa. Come sono falsi molti altri aspetti del discorso costruito intorno alla vaccinazione e i suoi presunti oppositori.

C’è gente che ha pura? Sì e mi pare comprensibile. Ci sono persone che esprimono dubbi? E ci mancherebbe! Ci sono esaltati (tra cui i mitici NoVax col green pass…) che parlano di dittatura sanitaria?

È vero, ma questo non giustifica l’atteggiamento generalizzato di condanna e di disprezzo. La vaccinazione procede e questo è un fatto reale, non una chiacchiera. Ci sono poi gli oppositori che non si vogliono vaccinare, ma il loro numero è marginale.

Secondo il Sole24Ore, non la Pravda desogusiana, il 65,9% della popolazione italiana ha completato il ciclo. Il 7,3% attende la seconda dose. Inoltre, contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose, risulta parzialmente protetto Il 73,2% della popolazione italiana.

E dunque chiude l’articolo: “Considerando solo gli over 12, oggetto della campagna vaccinale, la percentuale di almeno parzialmente protetti è del 81,2% mentre il 73,2% è completamente vaccinato”.
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