In un tour manifestante che avrebbe avuto la necessità di passare per La Mecca, Abu Dhabi e Teheran, le Femen hanno invece coraggiosamente optato per la fortezza della Casa di Barbie nella più tranquilla e democratica Berlino.
Il movimento violento e paramilitare, che si nasconde dietro il trito slogan del femminismo, è in realtà un insieme di donne anarcoidi e in aperta guerra con la religione cristiana (il termine ateo è infatti errato per descriverle, in quanto esse si interessano fin troppo della religione, cosa che un vero ateo invece non farebbe).
Le zone del mondo in cui le donne si trovano tuttora in una posizione di inferiorità sociale, politica e culturale rispetto all’uomo non hanno ancora visto la benché minima manifestazione delle Femen, segno che il movimento punta solo ed esclusivamente alla delegittimazione della religione cristiana e non ha alcun reale interesse nella difesa dei diritti della donna. L’obiettivo scelto dalle Femen è stata la casa itinerante di Barbie, in quel momento esposta a Berlino; le mamme berlinesi che avevano portato le loro figlie alla visita di questa casa riprodotta a grandezza naturale sono state costrette a sorbirsi lo spettacolo squallido ed avvilente messo in atto dal gruppo pseudo femminista.
Alcune esponenti delle Femen hanno addirittura minacciato di dar fuoco alla costruzione, e ci sono andate vicino, dato che una di esse brandendo un crocifisso infuocato (cosa caspita c’entra la religione in questo caso, ancora non l’abbiamo capito), ha rischiato di far divampare le fiamme. Motivo della protesta? La Barbie rappresenterebbe un ideale sbagliato della donna, in quanto simboleggia una cultura del “primato di misure e taglie assurde“.
Il chè risulta un po’, scusate il paragone azzardato ma efficace, come prendersela con lo scultore dei Bronzi di Riace per l’eccessiva perfezione delle loro forme: ora la Barbie non è sicuramente un capolavoro artistico, ma è normale che un giocattolo così comune debba in qualche modo esteriorizzare i canoni della perfezione femminile, in particolare nelle sue forme.
Nessun ragazzino si è mai sentito a disagio per la prestanza fisica di Superman o Batman, e così nessuna ragazzina dotata di cervello è mai incorsa in disagi psicologici a causa della perfezione estetica delle varie Sailor Moon e della stessa Barbie. Le componenti del movimento Femen sono affette da un tasso di ignoranza molto elevato, dovuto probabilmente anche all’utilizzo di sostanze stupefacenti, assunte prima di scatenarsi letteralmente in queste manifestazioni assurde (un movimento che predica l’assoluta anarchia in tutto, non può che predicare di conseguenza anche la libertà di distruzione del proprio fisico).
D’altra parte ancora molte donne nel mondo sono inutilmente in attesa di un attore esterno in grado di difendere realmente i loro diritti.