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“Obama ti sgozzeremo!”: l’uomo nero dell’Isis ha di nuovo parlato

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L’Isis è più che mai vivo e minaccioso: in rete sono state pubblicate nuove foto che documentano la decapitazione di altre 13 vittime, tutti soldati combattenti delle tribù sunnite irachene che cercano di opporsi al nuovo stato islamico di Abu Bakr al Baghdadi. Un filmato in particolare mostra le agghiaccianti sequenze della decapitazione di uno di questi sfortunati seguite da quelle orribili e agghiaccianti di alcuni bambini che si divertono a giocare con il cadavere e con la testa del malcapitato come se fosse una bambola di pezza.

 

Fanno da epilogo alla macabra rappresentazione le minacce questa volta direttamente proferite contro il Capo della Casa Bianca Barack Obama. Il solito “uomo nero” dal volto coperto promette che l’Isis verrà fino al centro di New York per sgozzare il Presidente degli Stati Uniti per il semplice motivo che è un infedele, un miscredente come il “maiale alawita” che è stato appena “giustiziato”.

 

Al di là dei farneticanti e deliranti sproloqui, resta il fatto che i miliziani dell’Isis continuano imperterriti nella loro azione e soprattutto dimostrano una sicurezza sempre più tracotante. E tutto questo mentre la coalizione,  di cui sono a capo gli stessi Stati Uniti, continua nella sua estenuante e forse inefficace strategia di disturbo a lungo termine. Una strategia che evidentemente finora non ha portato a nulla se non al rafforzamento dello stesso Isis che, ogni mese che passa,si sente sempre più forte e impunito senza che alcun risultato apprezzabile stato stato raggiunto dalla stessa coalizione.

 

L’ennesimo e raggelante fatto di sangue sembra essere avvenuto nella regione siriana di Dayr az Zor dove i miliziani dell’Isis stanno assediando da diversi giorni l’aeroporto omonimo ancora in mano alle forze lealiste. Assedio che sembra ormai arrivato al suo epilogo: lo scalo siriano, importante luogo strategico, fondamentale in funzione di un’eventuale controffensiva governativa, non sembra avere più scampo essendo ormai completamente circondato e isolato. Se dovesse cadere in mano agli Jhadisti, questi potrebbero avvantaggiarsi non solo dal punto di vista strategico ma anche trarre nuova linfa da una regione particolarmente ricca di petrolio e di risorse naturali. 

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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