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Il comico antisionista Dieudonné viene vietato in Francia mentre Gad Lerner gongola

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Alla fine ci casca pure Gad Lerner, come molti altri giornalisti prima di lui, nell’improprio utilizzo di vocaboli quali “antisemitismo” volti forse a creare una tenebrosa atmosfera per attirare qualche lettore in più.

Questa volta lo scrittore nato a Beirut si è voluto occupare sul suo sito (www.gadlerner.it) della vicenda legata al popolare comico francese Dieudonné e del suo spettacolo “Le Mur” di cui è stata da poco vietata la rappresentazione in numerose città della Francia.

Il governo francese nella veste del suo ministro degli Interni Valls e del Presidente Hollande ha ricordato con elevata enfasi l’obbligo per prefetti e sindaci di sospendere qualsiasi rappresentazione possa minare l’ordine pubblico e tra queste rientra appunto lo spettacolo del comico francese.

Da dove nasce però questa paura nei confronti di quello che parrebbe un innocuo spettacolo cabarettistico? Dal semplice fatto che  Dieudonné avrebbe inserito in passato in alcuni suoi spettacoli alcuni riferimenti alla propria visione del mondo e della vita, in particolare il suo attivismo anti-sistema e anti-lobbistico. Il comico, che per il suo nuovo spettacolo aveva venduto la bellezza di 5mila biglietti per la sola Nantes, si era reso poi protagonista della famosa “quenelle“, ovvero una sorta di gesto dell’ombrello simbolo dell’anticonformismo dell’artista.

Ora la visione di Dieudonné può essere al limite definita anti-sionista, dato che ricalcherebbe una certa tendenza di degaulliana memoria che vedrebbe il polo finanziario Washington-Tel Aviv  come vero padrone del mondo. Questo è però molto diverso dall’antisemitismo che Gad Lerner richiama nel suo scritto, andando secondo noi un po’ fuori tema, perché nel comico non c’è l’odio e la voglia di discriminare una razza in particolare, ma vi è semplicemente l’intento, sempre smorzato dall’ironia, di denunciare un sistema finanziario comandato da una ristretta cerchia di persone (di cui a suo dire la maggioranza sarebbe composta da ebrei).

Eppure la Francia istituzionale cerca di oscurarlo in tutti i modi, mentre il popolo vorrebbe godersi i suoi spettacoli in santa pace. Ma in sostanza di cos’è colpevole Dieudonné? Esiste il reato di complottismo? Purtroppo si e vigeva nei regimi totalitari: chi era sospettato di sospettare  veniva zittito in qualche modo. Questa però è democrazia, dove uno come Gad Lerner può permettersi di usare una terminologia sbagliata, mentre Dieudonné deve tenere i suoi sospetti solo ed esclusivamente per se stesso.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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