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La Libia oggi

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IL VOLTAFACCIA ITALIANO

Sentir dire da Letta che la Libia è una fonte di preoccupazioni per l’Italia, suona male.

Non solo la cosiddetta “primavera araba ” è stata un flop per popolazioni non avvezze alle democrazie occidentali, ma ha provocato più che altro morti, guerre civili e tanto caos. I libici stanno pagando a caro prezzo l’assassinio di Gheddafi, e c’è solo da rammaricarsi del fatto che l’Italia sia parte in causa di questa situazione. Il nostro paese ha rotto il patto italo/libico stipulato, ha tradito l’amicizia (suggellata alla fine d’agosto del 2010 con una festa, tanto discutibile quanto spettacolare, che ha visto giungere in aereo da Bengasi 30 cavalli berberi per un carosello incredibile a Tor di Quinto), ha fatto insomma un voltafaccia vergognoso.

Il nostro paese avrebbe dovuto rimanere neutrale come opportunamente ha fatto la Germania, invece il governo ha concesso le basi perché Gheddafi con la sua cricca potesse venir sterminato, spinto da Napolitano (e da tutta la sinistra ) e da Sarkozy (che voleva entrare nel mercato petrolifero che il rais gli negava). Il 20/03/2011 sono partiti da Trapani i Tornado Italiani per bombardare un paese per motivi abbietti e non per questioni umanitarie, come hanno tentato di farci credere. Ed hanno continuato fino al 1/10/11.

Di questo l’Italia si deve vergognare, e non della legge Bossi/Fini che ha suggellato il sacrosanto reato di clandestinità. I continui sbarchi nel canale di Sicilia sono anche il frutto della Primavera araba, ma nessuno ha il coraggio di dirlo. Gheddafi è morto da eroe il 20/10/11, ha combattuto fino alla fine ed a lui va insindacabilmente reso l’onore delle armi.

Berlusconi invece ha dovuto dimettersi neanche un mese dopo (lasciando il posto a Monti) e Sarkozy ha perso le elezioni il 5/5/12. A distanza di due anni, in Libia si spara ogni giorno a Tripoli come a Bengasi, e le milizie islamiche indisturbate hanno pure sequestrato per 6 ore il premier in carica nella sua residenza senza venir fermate da nessuno. Un paese fuori controllo è la Libia di oggi, un fatto incontrovertibile che poteva essere evitato dall’Italia, perché senza le concessioni delle basi militari non sarebbero nemmeno potute iniziare le operazioni belliche. Una decisione sbagliata di cui s’è macchiato in modo incoerente Berlusconi e che l’Italia continua a pagare con i “profughi” che dalla Libia disastrata raggiungono le nostre coste. Non dimentichiamolo.

Giuseppe Franchi

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Di Redazione Elzeviro.eu

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