In altri termini ciò che vuole Monti (e con lui tutte le élites) è che l’Italia viva del suo, senza debiti netti con l’estero.
di Giuseppe Masala
Una volta raggiunto questo obbiettivo si vuole che riduca il suo debito pubblico. In altri termini ci vogliono trasformare in una Germania del Mediterraneo.
Costi quello che costi.
Se il primo obbiettivo è corretto (sia che si voglia rimanere in Europa sia che si voglia salutare e andarsene) il secondo è discutibile: una volta che il saldo con l’estero è positivo e dunque siamo creditori netti come è distribuito il debito interno (quotaparte privato, e quotaparte pubblico) è un problema interno alla comunità e non dovrebbe riguardare minimamente l’Europa perché riguarda il modo in cui si è organizzata democraticamente una nazione.
Detto tutto questo, avere un saldo netto positivo verso l’estero lo si può interpretare come una premessa sine qua non per andarsene dall’Ue. Motivando la cosa con impellenti necessità politiche:
- L’errore gravissimo che in Ue non ci sia alcuna convergenza per quanto riguarda le politiche sociali (sanità scuola, salari, tassazione e welfare comuni), il che farebbe comunque nascere una #LaLeuropa con cittadini di serie A, B e C;_
- No, all’esercito unico europeo con sganciamento dalla Nato che è sempre meglio di un esercito tedesco nascosto dietro le insegne LaLeuropee grazie alla presenza delle truppe ascare delle varie nazioni europee.__
- No alla politica estera europea che fa solo gli interessi tedeschi o al limite franco-tedeschi (trattato di Aquisgrana).__
Meglio togliere baracca e burattini e andarsene prima di finire nei guai. E questo puoi farlo solo da creditore netto. Amen.