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Il Re (Cottarelli) è nudo

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Durante la trasmissione “Stasera Italia” Carlo Cottarelli si è lasciato andare, inaspettatamente, ad una disamina significativa. Una placida ammissione di ciò che i tanto vituperati euroscettici sostengono da sempre: il finanziamento del debito attraverso le banche centrali è pressoché a costo zero.

di Gilberto Trombetta

Da dove vengono questi soldi? Arrivano quasi tutti dalla Banca Centrale Europea che quest’anno sta stampando soldi per finanziare tutta Europa. Credo che la cosa continuerà anche il prossimo anno.

Si parla molto del Recovery Fund ma il grosso dei soldi arrivano dalla BCE che poi in pratica vuol dire l’acquisto di Titoli di Stato fatti legalmente dalla Banca d’Italia. La Banca d’Italia che diventa creditrice verso lo Stato italiano. E questi sono prestiti a tasso di interesse zero perché gli interessi che lo Stato paga alla BdI l’anno dopo vengono restituiti perché il 95% dei profitti della BdI vanno allo Stato.

Se lo dice addirittura Cottarelli, vuol dire che ormai il Re è nudo. Le chiacchiere sulla scarsità della moneta, sul finanziamento della spesa pubblica, sul MES, sul SURE e sul Recovery Fund stanno a zero.

La BCE compra i TdS, gli interessi sono ai minimi storici e comunque visto che i titoli finiscono soprattutto in pancia alla BdI il finanziamento del debito è di fatto a costo zero visto che la BdI gira indietro gli interessi che lo Stato gli paga. Di fatto, appunto, portandoli a zero.

Poi certo, Cottarelli resta Cottarelli e la UE resta la UE. Infatti il primo sbaglia quando sostiene che il Governo abbia messo nell’economia circa 180 miliardi. I soldi stanziati nei vari interventi sono di meno (tra i 65 e i 90 maliardi in base alle stime).

Quelli spesi ancora di meno di quelli stanziati. Infatti sui conti del Tesoro ci sono quasi 90 miliardi di euro che il Governo non ha voluto o non è stato in grado di far arrivare all’economia reale. Cioè a noi cittadini.

La seconda dal canto suo ha iniziato già a minacciare i Paesi che maggiormente stanno usufruendo di una BCE che per la prima volta in più di 20 anni sta facendo finalmente una parte del suo lavoro. Se non accetteranno, questi Paesi, i prestiti capestro che la UE metterà – forse – in campo, faranno chiudere i rubinetti della BCE.

Il solito metodo mafioso della testa di cavallo nel letto. Insomma, c’è comunque e come sempre poco da stare sereni. I nemici li abbiamo sia in casa che fuori.

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