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Delucidazione economica sul costo dell’immigrazione per l’Italia

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In questi giorni si può leggere un po’ di tutto sul perché l’Italia accoglie i migranti spendendo miliardi di euro: pare sia arrivato il momento di chiarire.

di Giuseppe Masala

Premesso che l’Italia è sottoposta a dei vincoli europei in materia di finanza pubblica che prevedono un rigido controllo del rapporto deficit/Pil . Ecco grazie all’emergenza migranti siamo riusciti a ottenere lo scorporo delle spese di accoglienza dal calcolo del deficit.

Questo vuol dire fare delle spese che non vanno a incidere su questo fondamentale parametro. Per quest’anno per esempio si sosterranno spese pari a 4,2 mld ovvero circa lo 0,5% del rapporto deficit/Pil.

Se fossero state conteggiate avrebbero comportato uno sforamento del parametro.

Ora poter aumentare la spesa comporta in automatico un aumento del PIL. Se le spese per migranti valgono lo 0,5% del Pil poter spendere senza tagliare da qualche altra parte comporta automaticamente un surplus di aumento di PIL pari allo 0,5% (consideriamo la non esistenza di moltiplicatori).

In altri termini, il nostro aumento del PIL senza questa spesa aggiuntiva sarebbe dello 0,5% in meno, ovvero uno striminzito 0,7%. Badate bene, la qualità della spesa non c’entra nulla, non c’entra nulla nemmeno l’opportunità politica della medesima. Sto solo dicendo che se aumenti i consumi dello 0,5% a parità di condizioni di tutte le altre voci che compongono l’equazione del Pil questo aumenterà dello 0,5% in più. Tutto qui.

Non c’entra nulla che poi questa spesa sia stata anche clientelare negli appalti, nella scelta delle cooperative dell’accoglienza ecc. Se spendi lo 0,5% in più a parità di tutte le altre voci il Pil crescerà comunque di uno 0,5% in più.

Per assurdo che vi possa sembrare nella scelta del governo si vede solo ed esclusivamente questa motivazione meramente ragionieristica.

Né piani Kalegi (ipotesi complottista) né l’amore per il prossimo in difficoltà (ipotesi buonista). Giusto per chiarire come siamo conciati a livello economico per ricorrere a questi mezzucci.

Ovviamente pur se non contata nel rapporto deficit/Pil tali spese concorrono alla formazione del debito complessivo e ci paghiamo gli interessi relativi. Per la precisione.

Post scriptum.

Se ora i politici hanno intenzione di tirare i cordoni della borsa lo fanno solo perché socialmente e politicamente questa cosa non è stata capita dalle persone. A torto o a ragione questa emergenza secondo me cela siamo costruita a tavolino… Altro che Soros.

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