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Ponte di Messina e mulini a vento

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La consapevolezza dei mulini a vento… questo porta alla mente l’ultimo articolo (La Sicilia) di Tony Zermo sul Ponte di Messina. Don Chisciotte andava all’assalto dei suoi mostri interiori (questa è la versione psicologica che mi hanno propinato da ragazzino) che assumevano la forma dei mulini a vento nella arida regione spagnola della Mancia; non bastava il fido Sancio Panza (la controparte razionale, se non si ricorda male) ad  evitare che partisse all’assalto per poi finire disarcionato dalle pale ed uscirne regolarmente contuso.

Lungi da chi scrive paragonare, per lucidità, Tony Zermo a Don Chisciotte…Mi permetto confessare di essermi sempre ispirato, per tutti i tipi di comunicazione scritta e verbale, proprio a questo giornalista. Però è da sempre che Zermo si batte per il Ponte nel nome del progresso, non solo della Sicilia. Contro i mostri dell’oscurantismo di comodo (valido esclusivamente per questo progetto) sbandierato in difesa della natura e dell’ambiente. Proprio quelle cose praticamente azzerate ed inquinate dalla politica dissennata nazionale e locale nei confronti dell’Isola. Inutile girarci attorno:  il Ponte in qualsiasi parte del mondo sarebbe stato costruito (magari dagli stessi italiani) ed avrebbe portato progresso e soldi sia per la sua utilità sia per la meraviglia dell’opera. Da noi, in Sicilia ed Italia, non vedrà mai la luce. Mai, tranne che governino gli alieni.

Nelle settimane passate è stato Alfano a rispolverarlo, peccato che lo stesso ministro sia stato al “potere”  con Berlusconi e Renzi ed il Ponte sia addirittura retrocesso da “fattibile” e progettato ad “inutile” per costi e pericoli di danni economici, naturali e mafiosi. Con relativo scioglimento della società pubblica che se ne incaricava e pagamento esosissimo di penali ad Impregilo e soci che dovevano realizzarlo.

Chi scrive è sempre andato dietro a Zermo nella “battaglia” per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, rilanciandola secondo le nostre possibilità, condivendo speranze (pochissime) e delusioni (una marea) suscitate da politici, economisti, scienziati ed esperti di tutto. Oggi, grazie a Zermo, ci risiamo (magari solo noi due). Riparte alla carica, lancia in resta. Il Ponte di Messina è giusto costruirlo, mostro è chi lo impedisce! Finisce che lo seguiamo ancora; follia consapevole!

P.s.: guarda, guarda: quanto sopra (il Ponte) trova spazio oggi su il Fatto Quotidiano che, indignato per l’affronto ,spara una delle solite filippiche contro il progetto. Infatti in parlamento si è “osato” riaprire uno spiraglio per la eventuale costruzione del Ponte sullo Stretto. Mamma mia che blasfemia soltanto parlarne!

Vincenzo Mannello
@v_mannello

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Di Redazione Elzeviro.eu

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