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TORINO- Il Parco del Valentino sarebbe il più famoso e antico parco pubblico della città.
Al suo interno si può godere della vista dello splendido Castello, residenza Savoia, della fontana dei 12 mesi e in generale di una piacevole natura tra i prati e le sponde del Po.
Il lassismo frenetico delle amministrazioni comunali di centro-sinistra, Chiamparino prima e Fassino poi, ha trasformato un gioiello cittadino in una zona di traffico di sostanze stupefacenti. Il Parco del Valentino è completamente in mano alla mafia africana. Di giorno e di notte squadroni “della morte” sono pronti ad accalappiare le menti più deboli per smerciare le loro stupefacenti attrazioni.
Come le sirene gli africani cantano finché i miseri marinai che passeggiano decidono di cadere in tentazione per sfinimento. Una situazione che getta nel ridicolo le stesse forze dell’ordine che occupano proprio all’interno dello stesso Parco uno stabile, con tanto di stalle per cavalli. Di poliziotti a cavallo nemmeno l’ombra però.
Gli africani sono tanti, tantissimi, lungo il viale che costeggia Corso Vittorio Emanuele II sono più di una trentina. Stanno li giorno e notte a bivaccare e a fare profitti alle spalle della molliccia gioventù torinese, che preferisce allearsi e fare “affari” con questo schifo piuttosto che combatterlo. Meglio una canna di una coltellata. Meglio chiudere la serata con un senso di leggerezza e di ebrezza, un abbraccio con lo spaccino subsahariano e il gioco è fatto. Nessuno si fa male, noi paghiamo per intontirci e loro ci guadagnano. La guerra tra poveri la stiamo perdendo miseramente.
