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PADOVA – Nella notte tra sabato 11 e domenica 12 luglio, un incendio di vaste proporzioni di origine dolosa, ha colpito la ditta “Veronesi Mangimi” di Ospedaletto Euganeo.
Le fiamme si sarebbero propagate a seguito di un vero e proprio attentanto incendiario, messo in atto dai cosidetti “No OGM”, che ha provocato migliaia di euro di danni
L’ipotesi dell’attentato e queella più accreditata dalle forze dell’ordine, anche in considerazione del rinvenimento, su di un muro a poca distanza dal luogo dell’incendio, della scritta “No Ogm, no allevamenti“, che lascerebbe poco spazio ad altre ipotesi.
Secondo i primi accertamenti, gli attentatori avrebbero appiccato l’incendio nel parcheggio dell’azienda dove erano in sosta alcuni camion carichi di mangime: quindici in tutto quelli andati a fuoco.
Tutto il mangime contenuto nelle cisterne dei camion, ammontante a diverse tonnellate, è andato distrutto.
Sul posto sono intervenute cinque squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Este e del Comando di Padova e solo dopo varie ore sono riuscite ad avere ragione sulle fiamme.
Il presidente della regione Veneto Luca Zaia ha condannato senza se e senza ma il vile gesto: “Esprimo la condanna più ferma per questo episodio di violenza e rivolgo alla famiglia Veronesi e alla loro impresa tutta la mia solidarietà.
Mi auguro che al più presto possano essere chiariti i contorni di un atto che non ha giustificazioni, rivolto contro una delle imprese più prestigiose dell’economia veneta”.
Chi scrive si chiede se questi vigliacchi, pirma di commettere tali gesti, si rendano conto che con i loro comportamenti possono causare licenziamenti o mobilità di operai che magari, a seguito dei danni subiti, le aziende sono costrette ad applicare. O magari, pur di perseverare nelle loro idee se ne fregano degli operai?
