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Ecomostro: Campoli (sindaco di Sezze) fa disinformazione

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Un gioco di sponda tra gruppo Agesci di Sezze e sindaco Andrea Campoli. Con la petizione finalizzata ad ottenere ulteriori soldi (oltre a quelli già bruciati in un’opera scandalosa) per l’ultimazione dell’Ecomostro di Via Piagge Marine (l’ammasso di cemento che ha sostituito l’Anfiteatro del Piacentini, sconvolgendo l’equilibrio di tutta l’area), gli scout hanno offerto il destro al primo cittadino per travisare ulteriormente i fatti, allungare i tempi e rispedire la patata bollente a Zingaretti.

Il 5 Maggio lavocelibera.it titolava: “Ecomostro, soccorso Agesci per i responsabili“. I fatti hanno confermato le previsioni. In consiglio comunale, Campoli, parlando dell’ormai ex Anfiteatro fatto abbattere con le ruspe, ha fatto esplicito riferimento, per guadagnare o meglio perdere tempo, alla petizione Agesci indirizzata al presidente della Regione Lazio affinché vengano concessi altri finanziamenti (!) per portare a termine la devastazione. Aspettiamo cosa risponde Zingaretti, ha detto.

A parte il fatto che Zingaretti dovrebbe innanzitutto rispondere all’interrogazione rivolta dal Movimento di Libera Iniziativa Sociale sollecitata e presentata dal consigliere regionale indipendente Fabrizio Santori il 30 Marzo scorso, incentrata sulla richiesta di restituzione dei finanziamenti da parte dell’Europa e sull’inserimento dell’Ecomostro e di tutta l’area fra le opere alienabili della Regione Lazio, il sindaco non può far finta di essere passato per caso in Comune e di non sapere niente, lavandosene le mani. Lui che è stato segretario del partito quando si mettevano le basi per lo scempio, lui che è stato consigliere provinciale quando si denunciava l’inizio di questo scempio, lui che ha sistematicamente ignorato tutte le questioni puntualmente sollevate nel corso degli anni, lui che è stato sindaco quando venivano inoltrate interrogazioni anche alla presidenza regionale precedente, nel silenzio della sua amministrazione, lui che ha sempre ignorato qualsiasi tipo di sollecitazione arrivata anche da altri enti.

Non farebbe bene Campoli, piuttosto che giocare di sponda con l’Agesci, a spiegare perché il Comune di Sezze non ha tenuto conto della diffida da parte dell’APT, proprietaria dell’area data in uso, inoltrata nell’Ottobre 2005, tesa a chiedere la sospensione dei lavori in quanto non conformi a quelli per cui era stato concesso il diritto di superficie?

Invece che chiedere un altro milione di euro, dopo i quasi 3 già dilapidati, farebbe bene, Campoli, ad ammettere che questa è un’opera sbagliata, economicamente penalizzante per la città e che con molto meno di un milione quell’obbrobrio può essere abbattuto e le gradinate ripristinate. Ma non lo farà mai, perché da prima che venisse posta la tabellazione sul cantiere (con l’indicazione del dott. Carlesimo quale responsabile del procedimento, da non confondere con il dott. Carlesimo responsabile scout di Sezze), a combattere la battaglia contro l’Ecomostro ci siamo trovati in splendida solitudine, nel silenzio generale.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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