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Cittadini, non pagate le multe! A meno che…

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Mi trovo a scrivere in prima persona, per la prima volta, perché ritengo sia uno stratagemma letterario utile a chi utilizza le pagine di un giornale di informazione per autoincensarsi. Stile Gramellini per intenderci.

In questo caso sono però costretto a utilizzarlo solo perché testimone diretto e vittima di un sistema malato e, speriamo, ormai moribondo. Dal raggiungimento della maggiore età e della conseguente patente di guida mi sono ritrovato a dover pagare annualmente le ammende per aver commesso delle infrazioni stradali. Si va dalla sosta sulle strisce pedonali, al passaggio in Ztl, al mancato pagamento sulle strisce blu. Tutte queste infrazioni, che non hanno mai leso il prossimo, hanno portato alle casse del mio Comune oltre mille euro.

Dopo sette anni di “finanziamenti” vedo però che nonostante i miei mille euro in più, sommati a  quelli di molti altri cittadini, i problemi della città non solo sono rimasti sempre quelli, ma si sono acuiti. E’ evidente dunque che il Comune, giunta Chiamparino-Fassino in questo caso, non ha utilizzato i soldi delle nostre multe per completare l’unica linea di metropolitana che la città possiede. Non li ha nemmeno spesi per incominciare a costruire la seconda, se per questo. Non sono stati spesi per implementare il servizio di trasporto pubblico locale, che anzi sta riducendo stipendi, mezzi e passaggi.

Non sono nemmeno serviti per ridurre l’imposizione fiscale, anzi è aumentata la tassa sui rifiuti e il Comune si appresta ad allargare la zona dei parcheggi a pagamento. Non sono serviti per aumentare le risorse delle forze dell’ordine affinché combattano prostituzione e spaccio, piaghe che ormai affliggono la città giorno e notte. Non sono serviti per ridurre il debito pubblico della città, sempre tra i più alti d’Italia, e nemmeno il livello d’inquinamento, che ha reso Torino la seconda città più inquinata d’Europa.

A cosa sono servite dunque queste tasse extra, che in tutta la penisola consegnano 1,5 miliardo di euro allo Stato? Non si sa, anche perché nell’ultimo anno solo il 5% dei Comuni d’Italia ha inviato ai ministeri la relazione prevista sull’utilizzo dei fondi per le multe. Dunque cosa farò io e cosa dovete fare voi?

Ogniqualvolta subirò una sanzione, al momento del pagamento esigerò che mi venga illustrato in maniera chiara e trasparente il modo d’utilizzo dei miei fondi. Ho sempre pagato e continuerò a farlo, ma pretendo conoscere come il Comune spenderà i soldi e pretendo che questi vengano spesi per la pubblica utilità. Altrimenti, qui lo dico testimoni tutti, non pagherò più. Mi prendano pure la macchina, girerò in bicicletta, tanto meglio.

Mi raccomando questo non è un consiglio, ma un vostro pieno diritto.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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