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L’On. Barbara Degani deve restituire 158 mila euro

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PADOVA – L’attuale sottosegretario all’Ambiente  del Governo Renzi, Barbara Degani ed ex presidente della Provincia di Padova, è stata segnalata alla Corte dei Conti per tre consulenze conferite durante il suo mandato.

E così la Degani, esponente del NCD, pare debba restituire 158 mila euro, l’ammontare dei contratti concessi all’ex coordinatore regionale di FI Giorgio Carollo.

Per non farsi mancare nulla, con Barbara Degani è stata segnalata alla Corte dei Conti anche Valeria Renaldin, direttore del Settore risorse umane e finanziarie di palazzo Santo Stefano.

Neellomscorso mese di ottobre, gli uomini della Guardia di Finanza aveva avviato l’indagine, che si è conclusa appunto con l’invio del  fascicolo alla Corte dei Conti. Ora la sottosegretaria dovrà presentare le proprie controdeduzioni nel tentativo di  convincere i magistrati che quelle consulenze servivano veramente.  

L’indagine scaturì da un esposto presentato dalla leghista Luisa Serato, presidente del Consiglio provinciale dal 2009 al giugno 2014, che aveva segnalato i propri dubbi su quei contratti di consulenza. La Finanza, nella relazione finale, ne contesta tre: uno da 68 mila euro, uno da 60 mila euro e uno semestrale da 30 mila euro.

Il lavoro dei finanzierì è stato enorme, meticoloso e preciso come sempre ed ha chiesto mesi di studio e di incrocio di dati. I mioitari delle Fiamme Gialle  hanno dovuto verificare se quanto denunciato nell’esposto coincideva nella realtà dei fatti con i documenti “agli atti”.

Dunque, dopo la delega della Corte dei Conti, la Finanza ha acquisito il materiale e sentito a verbale decine di persone. La scorsa settimana la relazione è stata conclusa e depositata nuovamente alla Corte dei Conti. La contestazione è chiara: Barbara Degani e Valeria Renaldin devono restituire 158 mila euro, cifra che esce sommando i tre contratti di consulenza dati a Carollo. “

L’ex Presidente della Provincia, entro 30 giorno, dovrà presentare le proprie deduzioni. Il procuratore, poi, avrà 120 giorni per esercitare l’azione. In questo periodo di tempo svolgerà l’attività istruttoria con la quale appurare l’esistenza di elementi di responsabilità.

L’atto d’accusa della Serato. «Ho segnalato una situazione che era sotto i miei occhi come dovrebbe fare chiunque abbia un compito istituzionale e di vigilanza. Poi magari sarà tutto regolare, ma io non me la sono sentita di voltarmi dall’altra parte» aveva confessato al mattino di Padova  lo scorso novembre .

Luisa Serato,all’epoca dei fatti  ricopriva l’incarico di presidente del Consiglio provinciale. A spingere Serato a fare un passo avanti, la proroga dell’incarico a Giorgio Carollo, protocollata lo stesso giorno dell’interrogazione in cui la minoranza chiedeva a quale titolo l’ex coordinatore di Forza Italia continuasse a essere presente in Provincia pur senza avere un incarico. «Quella è stata la goccia che ha fatto traboccate il vaso», disse Serato.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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