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I profughi la fanno da padroni all’ex Moi

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Questo sabato il comitato di cittadini “Lingotto è Italia” ha organizzato un presidio contro l’occupazione indiscriminata delle palazzine dell’ex Moi, la struttura nata come Villaggio Olimpico nel 2006 e ora divenuta residenza di profughi. La manifestazione è stata appoggiata dal movimento “Fratelli d’Italia” e in particolare dal consigliere regionale Maurizio Marrone, da sempre molto vicino alle emergenze abitative.

L’ex Moi è occupato da due anni da circa 400 persone, l’80% di queste arriva dall’ “Emergenza Nord Africa” e raggruppa per lo più libici, scappati dopo il caos post Gheddafi. La manifestazione, che ha raccolto qualche centinaio di partecipanti, aveva come obiettivo porre all’attenzione una situazione di degrado che si sarebbe venuta a creare nella zona dell’ex Moi. Il consigliere della Lega Nord Fabrizio Ricca ha da qualche settimana pubblicato un video, girato all’interno della struttura, in cui si sente un occupante parlare chiaramente della vendita di alcune sostanze psicotrope. La preoccupazione è dunque che la struttura possa diventare un centro di spaccio, proprio come quei famosi quartieri di Scampia diventati famosi per la serie Gomorra.

L’altro nodo da sciogliere sarebbe l’identificazione delle persone all’interno della struttura, dato che la procedura imposta dall’Assessorato ai servizi anagrafici si accontenta della domiciliazione dei profughi in “una zona di vaga reperibilità sul territorio“, così come gli accertamenti si fermano ad una convocazione del profugo nel commissariato di Polizia Municipale in una data prefissata. La richiesta da parte di Fratelli d’Italia sarebbe invece un sopralluogo da parte di forze dell’ordine o di una commissione comunale per censire una volta per tutte i residenti.

I centri sociali e l’estrema sinistra si sono apertamenti schierati dalla parte dei profughi, e anzi hanno organizzato una contro manifestazione nello stesso giorno sotto lo slogan “Mafia capitale l’ha dimostrato, il vero affare è l’immigrato“. Sinceramente non comprendiamo il senso di questo slogan, che delegittima ulteriormente la presenza di profughi in una tale struttura (i soldi gestiti dal Comitato di solidarietà che gestisce l’ex Moi rappresentano proprio quel famoso “affare” di Mafia capitale) invece che giustificarne la presenza.

I difensori dei profughi poi negano con certezza che le strutture siano utilizzate per spacciare fuori dai radar della polizia e dei carabinieri, eppure lo scorso 18 novembre alcuni consiglieri regionali e comunali, tra cui Maurizio Marrone e Fabrizio Ricca, tentarono di entrare nelle strutture per verificarne l’utilizzo. Il risultato? Una folla di 400 profughi li ha respinti con minacce e intimidazioni anche fisiche. Come mai questa foga nel respingere persone che avevano tutto il diritto di visitare una struttura pubblica? Più di un sospetto che ci sia qualcosa da nascondere ci viene.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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