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Fassino si era così espresso circa una settimana fa: “Se il governo non cambierà il contenuto della legge di stabilità non ci saranno i soldi per gestire la Città metropolitana“. Una sentenza che mette a nudo tutta la preoccupazione del primo cittadino torinese di far fronte all’oneroso patto di stabilità imposto dal governo centrale, a fronte anche della soglia del debito pubblico comunale (lo scorso agosto era appena sceso sotto i 3 miliardi di euro).
Cosa succede dunque quando un Comune si trova con l’acqua alla gola in fatto di soldi? Scarica questo fardello su tutta la collettività. Ecco che aumentano le tasse, aumentano i prezzi, ma soprattutto fioccano le multe (le entrate più rapide e redditizie per un Comune). Così crediamo che l’iniziativa, lodevole solo all’apparenza, di pedonalizzare Via Roma potrebbe essere in realtà un subdolo escamotage per rendere la vita scomoda agli automobilisti e farli cadere facilmente in errore. Il Comune ha trovato dunque l’accordo con i commercianti di Via Roma per procedere ad una preliminare fase di sperimentazione che avrà luogo tra il 6 e l’8 dicembre. Un improvviso “Stop alle auto”, siate accorti cittadini!
E ancora ci sarà un altro stop alle auto per tutto il mese di febbraio (periodo saldi). L’assessore alla viabilità, Lubatti, però non si ferma qui e promette che verrano pedonalizzate anche via Barletta, via San Donato, via Monferrato, via Santa Giulia e l’area Campidoglio. Un progetto che farebbe scondinzolare qualsiasi eco-ambientalista ottuso, ma che in realtà nasconde un’assurdità di fondo.
Torino non possiede un sistema di trasporto pubblico che possa sopperire con efficacia a una pedonalizzazione così radicale. Il prezzo dei bus è ormai fuori mercato e i loro passaggi sono eventi rari. Torino è dotata di una sola linea di metropolitana, che per altro sfiora a malapena il centro (non va oltre Corso Vittorio Emanuele), pur essendoci stati dei progetti all’avanguardia per la realizzazione di una linea al di sotto della stessa via Roma.
Non fatevi abbindolare dunque dalla favola eco-progressista che il Comune sta lanciando attraverso i media asserviti, perchè il vero obiettivo è far volare multe a raffica tra il 6 e l’8 dicembre per quegli automobilisti che saranno poco accorti. Fassino ha chiesto per Natale il rientro nel patto di stabilità, e Babbo Natale Lubatti pare aver scelto la via più dolorosa.
