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Se questa è la civiltà islamica…

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E’ di pochi minuti fa la notizia che a Forlì, non stiamo parlando di Marrakesh o Kabul, una ragazzina marocchina sarebbe stata selvaggiamente picchiata a calci e pugni dal padre e dai due fratelli per aver tenuto atteggiamenti troppo occidentali. La poveretta ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso dove le hanno riscontrato un trauma cranico, varie ferite al viso e contusioni alle costole e in altre parti del corpo. Il “crimine” spaventoso di cui la ragazzina è stata ritenuta colpevole dall’improvvisato tribunale speciale familiare sarebbe, udite udite, quello, quasi innominabile, di aver osato recarsi a fare shopping in un centro commerciale della città insieme ad un suo amico.

 

Nel frangente una spia prezzolata, amico dei parenti, avrebbe fatto la “soffiata” immortalando con il cellulare la stessa mentre si aggirava ignara per le vetrine nel centro in questione. Tornata a casa la giovane sarebbe stata aggredita e ripetutamente percossa dalla furia cieca e disumana dei suoi aguzzini mentre la madre, per non fare forse la stessa fine, ha semplicemente fatto finta di niente continuando a dedicarsi alle faccende domestiche come se nulla fosse. Sia il padre che i fratelli sono stati denunciati al locale commissariato per lesioni aggravate e maltrattamenti.

 

La storia ci lascia ovviamente addolorati e allibiti ma è purtroppo indicativa di quanto succede, spesso impunemente, nelle famiglie che amorevolmente accogliamo a casa nostra e a cui altrettanto amorevolmente diamo soldi, lavoro e un appartamento nel quale, in teoria, dovrebbero vivere secondo i dettami della legge vigente nel nostro paese. Una legge che evidentemente sembra valere solo per gli Italiani nei confronti dei quali lo Stato è attentissimo e pronto a reagire se gli stessi non riescono anche solo a far fronte ai loro debiti fiscali.

 

Per carità…nulla da dire, è sacrosanto che la legge vada rispettata e…sia uguale per tutti, ma è proprio qui il punto, quella stessa legge rimane tale e…inflessibile solo per noi Italiani mentre per gli stranieri di fede, diciamo…alternativa alla nostra, sembra un semplice “optional“. Insomma…un insieme di leggi puramente indicative e di massima che si devono in qualche modo adattare alle “esigenze” e alla differente “sensibilità” di chi cerca asilo da noi, sempre per il rispetto della “diversità” e per il principio intoccabile della “tolleranza” a 360 gradi.

 

Peccato che a fare le spese di questo abominevole allargamento delle maglie del principio di legalità, che dovrebbe funzionare non solo come giusta reazione dello Stato ma anche come deterrente in funzione preventiva, siano sempre e soltanto le vittime più innocenti e indifese. E peccato anche che queste decine, centinaia di migliaia di “rifugiati”, quando sempre lo Stato Italiano da loro il sostentamento necessario per sopravvivere, non facciano tante distinzioni tra…sacro/islamico e…profano-demoniaco/cristiano per la serie…pecunia non olet. Salvo poi scatenare la propria ira furibonda e vile su una ragazzina indifesa se questa ha osato “integrarsi” nella nostra…blasfema società. Saremmo lieti a questo punto che Domenica, in occasione dell’Angelus, il Santo Padre facesse un accenno a questa ennesima e povera vittima innocente della brutalità umana se non altro per farle sentire l’amore, la vicinanza e la solidarietà di quei Cristiani che non si vergognano di continuare ad essere e ritenersi tali.   

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Di Roberto Crudelini

Nato nel 1957. Laureato in Giurisprudenza, ha collaborato con Radio Blu Sat 2000 come autore e sceneggiatore dei Giornali Radio Storici, ha pubblicato "Figli di una lupa minore" con Rubettino, "Veni, vidi, vici" e "Buona notte ai senatori" con Europa Edizioni e "Dai fasti dell' impero all'impero nefasto" con CET: Casa Editrice Torinese. Collabora con Elzeviro.eu fin dalla sua fondazione, nel 2011.

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