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I MAGNIFICI 18

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Gli stipendi dei top 18 del Comune di Torino e la storia di Giovannetti (6° in graduatoria), portavoce di Fassino.

Il sindaco di Torino Piero Fassino, Partito Democratico, presidente ANCI, seguita a mantenere un esercito di consulenti e beneficiari di emolumenti discutibili per un ammontare superiore, in media, ai diecimila euro mensili.
 

1° Montanari € 200.625
2° Penasso € 159.675
3° Ferrari € 158.258
4° Golzio €135.614
5° Spinelli € 135.238
Giovannetti € 133.701
7° Agagliati € 126.817
8° Tornoni € 124.897
9° Lo Cascio € 123.757

10° Virano € 123.287
11° Garbarini € 123.177

12° Gianotti € 116.652

13° Rizza € 115.612

14°LaCognata €116.523

15° Piovano € 116.505

16° Arnone € 115.185

17° Piccolini € 115.163

18° Li Volti € 113.137

 

 

 

 

 

 

Mediamente € 10.059 al mese di stipendio!
 

NOTE DI COLORE
 

1.       Tutti i Top dirigenti, eccetto Montanari e Giovannetti (l’uno direttore generale e l’altro portavoce di Fassino, assunti senza concorso), han dovuto affrontare pluri-concorsi e pluri-selezioni per ricoprire le massime cariche del Comune con relativi stipendi.

2.       Tutti i Top dirigenti del Comune di Torino ricoprono ruoli e responsabilità non secondarie e hanno alle dipendenze decine, in alcuni casi migliaia, di dipendenti da dirigere. Ricordiamo per esempio Montanari, responsabile di tutta la macchina comunale e di tutti i dirigenti, Agagliati, con la responsabilità su 10336 impiegati, Gregnanini che dirige la Polizia Municipale con circa 2000 agenti che è 34° nella graduatoria degli stipendi.

3.       Chiaramente tutti i dirigenti per poter accedere al Comune hanno sostenuto i relativi concorsi a fronte dell’obbligo del possesso del titolo di studio della laurea.

4.       La normativa negli enti locali prevede che per effettuare la progressione verticale dalla categoria C alla categoria D occorre essere laureati.

IL PARADOSSO DI GIOVANNETTI
 

·          Nell’atto di assunzione senza concorso del 2011 si scopre che gli viene appioppato il titolo di dottore. Dopo il caso Bongiovanni, assunto anch’egli senza concorso come direttore/dirigente con la 3° media, abbiamo pensato finalmente uno con la laurea.

·         Nel curriculum leggiamo tra i titoli “la frequenza universitaria e il diploma di liceo classico” e ancora una volta gioiamo in buona fede per la legge rispettata.

·         Nell’atto di assunzione risulta assunto come dirigente in riferimento all’art. 110 dlgs

·         267/00.

·          La sua responsabilità ricade su massimo una decina di dipendenti

·          Al Comune di Torino esiste da sempre un Ufficio Stampa con tanto di dirigente responsabile

SALVO POI SCOPRIRE (tramite interrogazioni Consiliari):

• Che il titolo di dottore era stata una svista degli uffici per moduli prestampati (sic!!!!!)

• La frequenza universitaria era pura e semplice frequenza e che la laurea era un puro e

semplice desiderio.

• La stessa assunzione come dirigente era da “interpretare” invece come alta

professionalità acquisita nel campo dell’informazione.

• Le procure delle Corte di Conti in Italia sono intervenute su tali assunzioni senza laurea

procedendo di conseguenza. Quella di Torino, già informata ripetutamente, non è

pervenuta.

ALCUNE OSSERVAZIONI

o Come si vede dalla tabella, il sig. Giovannetti supera nella graduatoria degli stipendi e del premio di risultato fior fiore di direttori con ben altre responsabilità, carichi di lavoro e curriculum (per esempio percepisce ben € 32.037 di stipendio e € 5.039 di premio di risultato in più del comandante dei Vigili). Però vuoi mettere Giovannetti è amico di Fassino.

o Una nota per l’Organismo Indipendente per le Valutazioni e per il direttore generale Montanari rispetto al premio di risultato: viste le indagini della Procura sul pasticcio del concorso per dirigenti annullato, e sui mancati affitti dei Murazzi, possibile che i vari responsabili delle risorse umane e degli attuali indagati per i Murazzi non ne abbiano subito nessuna conseguenza nel premio e nelle iniziative disciplinari?

o Per i dipendenti, a fronte di varie iniziative disciplinari, più o meno giustificate, le misere 200-300 € vengono defalcate.

o A proposito dei tagli operati nel 2014 agli stipendi dei dipendenti di € 2.500.000 e di € 450.000 ai dirigenti, che fine hanno fatto gli € 4.122.000 risparmiati per il licenziamento di 41 dirigenti e direttori? (Vaciago, Pizzala; Quirico, Martina, Burdizzo, Rossato, Famigli, Caldara, Bongiovanni….)

P.s. Però a risolvere il problema della laurea di Giovannetti e per evitare gli strali della Corte dei Conti, come a Firenze, scrive il giornale “Libero” sembra che ci abbia pensato Renzi nella legge Madia inserendo un comma specifico al dlgs 267/00 artt. 90 e 110 che permette, non solo di assumere ad personam senza laurea, ma di aumentare la percentuale dei  dirigenti assumibili senza concorso dal 10% al 30%.

ALLA FACCIA DELLA SPENDING REVIEW DI COTTARELLI CHE VALE PER BLOCCARE I CONTRATTI E RIDURRE GLI STIPENDI AI DIPENDENTI PUBBLICI, MA NON VALE PER GLI AMICI DI RENZI E FASSINO.

 CSA e le imprese, sindacato.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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