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Torino, nasce corso Grande Italia al posto di corso Unione Sovietica

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TORINO – Stante la poco credibile dimenticanza di mutare il nome di corso Unione Sovietica (vedi articolo di Roberto Crudelini), e la recente revoca della cittadinanza onoraria al duce, il Comune di Torino dovrà affrontare l’iniziativa di Alternativa Tricolore, movimento il quale ha affisso dei cartelli adesivi sui cartelli marmorei che indicano l’attuale indegna denominazione del grande corso in questione. Sui cartelli appare a chiare lettere il nome corso Grande Italia.

Luigi Cortese, segretario di AT, ci spiega come la Città di Torino persegua l’idea di eliminare qualunque riferimento a regimi totalitari, e nel seguire questa strada nei giorni scorsi sia stata eliminata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini (vedi articolo), ma come al solito detto lavoro persegue la strada solo a senso unico.

L’Unione Sovietica, o meglio l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), fu uno stato, a suo dire, democratico ma che come prima cosa mise fuorilegge tutti i partiti politici tranne che il Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS). Durante la sua storia l’Unione Sovietica si è macchiata di molti crimini, tant’è che nell’ottobre 1999 la Commissione storica per la riabilitazione delle vittime del terrore, nominata dal Cremlino e presieduta da Aleksandr Yakovlev, calcola i morti causati dal comunismo in URSS, tra il 1917 e il 1953, in 43 milioni.

Ebbene a Torino esiste ancora un corso, di primaria importanza, dedicato all’Unione Sovietica. Nella notte, tra il 5 e il 6 Aprile, alcuni militanti di Alternativa Tricolore hanno provveduto a rinominare il predetto corso in “Corso Grande Italia“.

E’ inammissibile che a Torino ci sia ancora un riferimento così marcato ad uno stato che ha perseguito tanti morti, molto di più di quelli che si possono addebitare a Mussolini. Per rispondere a quel consigliere che ne consiglio comunale ha esibito la stella di David per giustificare il suo voto aggrappandosi alle leggi razziali del 1938, vogliamo segnalargli che anche l’Unione Sovietica perseguitò gli Ebrei condannandoli a morte nel nome dell’antisemitismo.

Cortese aggiunge poi una dichiarazione politica condivisibile: “Quello che è più ridicolo è comunque che, in una città come Torino, si fermino i lavori consiliari per eliminare la cittadinanza onorario a Benito Mussolini, mentre la città continua a sprofondare sotto i colpi di una crisi incessante, mentre la violenza gratuita nelle strade aumenta a vista d’occhio, mentre sempre più “italiani” perdono il lavoro e la casa, i consiglieri e la giunta si arenano su una cosa di quasi novant’anni, che di certo non porta giovamento a nessuno, tranne che a quei personaggi che vivono di antifascimo”.

La denominazione precedente di corso Unione Sovietica era corso Stupinigi, constatato che tale strada conduce alla riserva di caccia dei Savoia di Stupinigi.

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Di Redazione Elzeviro.eu

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